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Cronaca

Sfruttamento di braccianti nel Cuneese, percossi con un bastone di ferro per farli lavorare

Tre arresti per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro

Alessia Serlenga

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CUNEO – La polizia di Cuneo ha eseguito una misura cautelare nei confronti di tre persone su richiesta della Procura di Asti.
I tre sono accusati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Si tratta dell’operazione Iron Rod.

Per i primi due la misura consiste negli arresti domiciliari e per l’ultimo nel divieto temporaneo di esercitare attività professionali.

L’attività d’indagine ha avuto inizio lo scorso anno, a seguito di diverse segnalazioni da parte di associazioni preposte alla tutela dei diritti delle persone e dei lavoratori, nelle quali si evidenziava lo sfruttamento di braccianti agricoli, impiegati nelle attività connesse alla coltivazione dei vigneti nel territorio delle Langhe.

Nel corso dell’attività investigativa sono stati accertati anche casi di violente aggressioni fisiche nei confronti dei lavoratori.

In particolare, in un video della polizia si vede un uomo prendere in mano un bastone di ferro e utilizzarlo per picchiare un bracciante tra i filari, a Neive (Cuneo).

In un fabbricato di proprietà di uno degli indagati a Mango, gli agenti hanno trovato diciannove migranti, quasi tutti extracomunitari: vivevano ammassati, in condizioni igieniche precarie, ma costretti a versare un affitto, che veniva trattenuto dalla loro paga. Nascosti nei cuscini e in una custodia per occhiali l’indagato aveva 16mila euro in contanti.

Come riporta Ansa, lui stesso, è emerso, aveva installato un sistema di videosorveglianza domestico collegato col suo cellulare, per tenere sotto controllo anche a casa, come sui campi, i braccianti sfruttati. I vigneti in cui i braccianti venivano sfruttati erano quelli di produzione di pregiati e noti vini docg, dal Moscato, al Barbera e al Nebbiolo anche per il Barolo.

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