Subisce molestie dal titolare del bar in cui lavora, poi viene licenziata dalla compagna di lui: condannato a Torino

TORINO – È stato condannato a un anno e cinque mesi di carcere, oltre che al risarcimento a favore della vittima, il barista accusato di molestie sessuali. A confermare la condanna la Corte d’Appello di Torino.

A subire le violenze, due anni fa, è stata una giovane di 20 anni che lavorava proprio nel bar di cui l’uomo è titolare insieme alla compagna. Quest’ultima, inoltre, ha licenziato la ragazza che le aveva confidato quanto accaduto e raccontato del comportamento inappropriato dell’uomo nei suoi confronti.

In seguito la ventenne si era confidata con i genitori. Il giorno dopo, il padre e il fidanzato si erano presentati al locale, minacciando il titolare e rischiando di innescare una rissa, sventata dai carabinieri.

L’avvocato Andrea Giordana, che difende l’imputato, aveva chiesto l’assoluzione per il suo assistito che ora potrà ricorrere in Cassazione.

Ma i giudici, come riporta Rai News, ritengono che la ragazza sia 2pienamente credibile e attendibile”. Il gestore del locale, così hanno stabilito, “ha costretto, in più occasioni e con violenza”, la cameriera neo assunta “a subire atti sessuali”, l’ha “toccata nelle parti intime” e l’ha offesa con le parole.

“Avevo preso a cuore questa ragazza e l’ho sempre trattata come una figlia. Ha interpretato male le battute un po’ intime che mi scambiavo con i clienti”, sono state le parole del barista.

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