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Fra Bernardo dedica una striscia al silenzio complice, un riferimento a Martin Niemöller

TORINO – “Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare.” E’ la storica frase con cui il pastore Martin Niemöller contestò il silenzio degli intellettuali tedeschi durante l’ascesa del nazismo in Germania.
Fra Bernardo Uno di Noi, il frate a fumetti che vive alla Sacra di San Michele, ha ripreso quel messaggio fondamentale con una striscia (la numero 1337). Un invito importante a non rimanere in silenzio, a far sentire la propria voce, a difendere i nostri vicini e le minoranze in un momento storico estremamente difficile e pericoloso.
La nuova striscia, che vi proponiamo qui di seguito, arriva all’indomani dei risultati dei referendum sul lavoro e sulla cittadinanza, nettamente bocciati dagli elettori italiani. Non è escluso che il riferimento possa essere proprio a questo.
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