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CronacaTorino

A Torino faida familiare: picchiato un 17enne, investito il padre davanti all’ospedale

Un’escalation di violenza che ha portato prima al pestaggio di un minorenne e poi al ferimento del padre

Gabriele Farina

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TORINO – Una faida interna alla stessa famiglia ha scatenato il caos nella serata di martedì 1° luglio 2025 a Torino, con un’escalation di violenza che ha portato prima al pestaggio di un minorenne e poi al ferimento del padre, investito da un’auto davanti all’ospedale Maria Vittoria. Una vicenda che si snoda tra corso Grosseto e corso Tassoni, e che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, ora al lavoro per fare chiarezza sull’accaduto.

Tutto è iniziato intorno alle 20.30, nei pressi del civico 290 di corso Grosseto, dove alcuni ragazzini, appartenenti allo stesso nucleo familiare, hanno aggredito un 17enne loro parente. Secondo quanto ricostruito, il giovane sarebbe stato circondato e colpito ripetutamente, anche con una bottiglia. Ad accorrere in suo aiuto è stato il padre, 38 anni, che ha sottratto il figlio ai picchiatori, lo ha caricato in auto e lo ha accompagnato d’urgenza al pronto soccorso del Maria Vittoria.

L’aggressione davanti al Maria Vittoria

Ma il peggio doveva ancora venire. Mentre il ragazzo era affidato alle cure dei sanitari, davanti al presidio sanitario è esplosa una seconda lite, questa volta tra adulti. In pochi minuti, l’area antistante il pronto soccorso si è riempita di parenti giunti con auto e camper. In un clima teso, un uomo ha afferrato il 38enne per un braccio, lo ha trascinato per alcuni metri con la propria auto, poi si è dato alla fuga. Un gesto che, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato volontario.

La vittima, per fortuna, non ha riportato lesioni gravi: è stato subito soccorso e sottoposto ad accertamenti, che non hanno evidenziato fratture. Sul posto sono intervenuti gli agenti delle volanti della polizia di Stato, supportati dalla polizia locale. Alcuni presenti sono stati identificati, mentre il ferito ha fornito una prima testimonianza, indicando nel proprio fratello l’autore dell’investimento.

Al momento, tuttavia, non è stato adottato alcun provvedimento nei confronti dell’indagato. Le indagini sono affidate agli agenti del commissariato Madonna di Campagna, che stanno cercando di ricostruire esattamente dinamiche e responsabilità.

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