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Lavoratori sempre più anziani e lavoro precario: il Piemonte non si discosta dalla media nazionale

Il report di Confesercenti commentato dal presidente regionale Banchieri

Marco Lovisolo

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PIEMONTE – Nella nostra regione si conferma il trend nazionale: i lavoratori sono sempre più anziani. L’analisi di Confesercenti sui dati di Inps, Istat e Camere di Commercio mostra che nel 2024 l’età media dei lavoratori ha raggiunto i 44,4 anni. Gli imprenditori si attestano addirittura su un’età media di 52 anni: «Il dato piemontese – dice Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti Piemonte – è sostanzialmente in linea con la media nazionale (51,9 anni) e ci sono regioni che fanno peggio. Ma questo non ci consola. I risultati della nostra ricerca tratteggiano uno scenario preoccupante: ci sono sempre meno giovani a iniziare un percorso imprenditoriale e si aggrava il problema del mancato ricambio generazionale nelle aziende in attività».

Inverno demografico del lavoro

Confesercenti parla di “inverno demografico” del lavoro: pur in un trend di complessiva crescita, infatti, l’occupazione è in calo nella fascia fra i 15 e i 34 anni ; aumenta invece negli over 50. L’invecchiamento degli occupati è dovuto all’allungamento dei percorsi di studio e all’innalzamento dei requisiti pensionistici. Per quanto riguarda gli imprenditori, il progressivo allontanamento delle nuove generazioni dell’imprenditorialità denuncia le crescenti difficoltà per chi inizia, alle prese con una tassazione sempre più pesante; nel caso del commercio, le nuove abitudini di consumo legate al web rendono sempre più problematica la sostenibilità e la redditività dei negozi fisici.

Urgono interventi

A questi dati si aggiunge la diffusione del lavoro “povero” e precario, alcune volte tramite “contratti pirata”, accordi al ribasso caratterizzati da sotto-inquadramento e riduzione delle tutele, compresa la previdenza integrativa e l’assistenza sanitaria.

«Tutto ciò rischia di azzoppare lo sviluppo economico e di penalizzare le prospettive di lavoratori e imprese. È urgente intervenire: Confesercenti propone un rafforzamento dei benefici per chi assume lavoratori al di sotto dei 35 anni e un regime fiscale agevolato per le imprese giovani. Per le aziende diventa sempre più difficile trovare la manodopera necessaria. La questione del reperimento di lavoratori attraverso un’immigrazione gestita e controllata è sempre più ineludibile. Purtroppo, le tifoserie contrapposte hanno finora impedito di affrontarla in modo pragmatico e efficace, ma sarà una sfida centrale per l’Intero Paese» commenta Banchieri.

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