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La Sindone modellata su una scultura? Una simulazione 3D rafforza l’ipotesi

Lo studio dell’esperto brasiliano Cicero Moraes

Alessia Serlenga

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TORINO – La Sindone di Torino, non sarebbe stata impressa da un corpo umano, ma da una scultura a bassorilievo. A sostenerlo è una nuova simulazione 3D pubblicata sulla rivista Archaeometry, che rilancia l’ipotesi già avanzata in passato sull’origine medievale del reperto.

Lo studio porta la firma di Cicero Moraes, esperto brasiliano noto per le sue ricostruzioni tridimensionali di volti storici. Moraes ha confrontato due modelli: uno con un lenzuolo steso su un corpo umano e un altro con il tessuto posato su una scultura piatta.

Il secondo scenario è quello che ha prodotto un’immagine molto simile a quella visibile sulla Sindone.

La datazione al radiocarbonio del 1989 aveva già collocato la Sindone tra il 1260 e il 1390 d.C., rafforzando l’idea che si tratti di un artefatto medievale.

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3 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    2 Agosto 2025 at 18:29

    E’ stato provato scientificamente da MOLTO tempo che si tratta di un falso, costruito a tavolino per alimentare una leggenda, una delle tante, che sono state costruite per dare corpo ad una religione che non possiede tradizioni proprie, ma che le ha sottratte TUTTE ad altri culti ben più antichi. Inoltre quello che si intravede nel tessuto NON è il volto di un uomo adulto di etnia compatibile con quella di quello che si ritiene fosse Gesù, chiunque egli fosse (di certo non il figlio di un dio inesistente), ma il volto di un uomo bianco caucasico.

    • Marco

      5 Agosto 2025 at 14:00

      affermazioni del tutto gratuite. È assolutamente lecito non credere, un po’ meno denigrare chi crede o ciò in cui miliardi di persone credono. Come vede io non lo faccio. Purtroppo oggigiorno la moda è quella compreso Soprattutto lo scrivere pubblicamente delle cose senza sapere nulla sull’argomento argomento. Sarei per esempio curioso di conoscere le prove scientifiche che secondo lei avrebbero dimostrato che la Sindone è un falso. Non è scritto da nessuna parte. La famosa datazione al radiocarbonio che anche lei cita è stata già ampiamente confutare con argomentazioni oggettive e non dettate da acrimonia come le sue. L’ illustre anatomopatologo Pir Luigi Baima Bollone, se lo conosce, inventore nientemeno del Luminol (anche qui se non sa cos’è la invito a documentarsi in merito), che ha collaborato anche con L’OBIETTIVO americana, e quindi “forse” ne sa più di me e di lei in queste cose, ha scritto numerosi libri sull’argomento nei quali spiega le sue scoperte sulla Sindone. Voglio dire con questo che la Sindone è autentica? No, probabilmente non lo sapremo mai, la invito solo a documentarsi prima di scrivere pubblicamente presunte certezze senza conoscere nulla di un argomento, solo per via di sue preconcette convinzioni tanto libere e legittime, quanto gratuite, anche se appunto oggigiorno sui social network Purtroppo non si fa altro. Con saluti

  2. Marco

    5 Agosto 2025 at 14:03

    Mi scuso per gli errori di digitazione che mi sono sfuggiti

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