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Argotec crea Power Suite Curie, nasce a Torino il “cuore elettrico” dei satelliti del futuro

La novità è stata presentata al Small Satellite Conference di Salt Lake City

Gabriele Farina

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TORINO – È italiano il nuovo passo avanti nell’esplorazione dello spazio profondo. Si chiama Power Suite Curie ed è un’innovativa tecnologia sviluppata dall’azienda torinese Argotec, leader nella realizzazione di satelliti e dei loro sottosistemi. Miniaturizzata, resistentissima e progettata per operare nelle condizioni più estreme, Curie promette di rivoluzionare le missioni spaziali nel deep space, rendendo possibile lo studio e il monitoraggio dello Space Weather, con ricadute dirette sulla nostra vita sulla Terra.

La novità è stata presentata al Small Satellite Conference di Salt Lake City (10-13 agosto 2025), una delle principali conferenze mondiali dedicate al futuro dello Spazio, con un paper tecnico firmato da Argotec.

Il cuore dei satelliti: cosa rende Curie unica

Power Suite Curie è una PCDU (Power Conditioning and Distribution Unit) di nuova generazione: un vero e proprio “cuore elettrico” che gestisce la potenza dei satelliti in missioni estreme, a oltre 24 milioni di km dalla Terra, esposti a radiazioni intense. Nata da un progetto di co-engineering con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), Curie è pensata per abilitare missioni pionieristiche nello spazio profondo, con un occhio speciale allo Space Weather Monitoring.

Il design è miniaturizzato, modulare e compatto, adattabile a diverse piattaforme satellitari. La tecnologia offre resistenza senza precedenti alle radiazioni, lunga vita operativa e gestione avanzata della potenza, caratteristiche che la rendono ideale per la missione HENON, prevista per fine 2026. Durante il viaggio verso il Sole e la Distant Retrograde Orbit (DRO), Curie garantirà energia e affidabilità ai sistemi vitali del satellite, che raccoglierà dati cruciali sulle attività solari, segnalando eventi critici in tempo quasi reale.

HENON: dimostratore tecnologico e missione pionieristica

HENON è un dimostratore tecnologico sviluppato nell’ambito del General Support Technology Programme (GSTP) dell’ESA, con finanziamento dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) tramite il programma ALCOR, e con il contributo di Regno Unito e Finlandia. L’obiettivo è aprire nuove frontiere per future costellazioni spaziali, con soluzioni più competitive e performanti per missioni nello spazio profondo.

Argotec, grazie a missioni storiche come LICIACube e ArgoMoon, è l’unica azienda al mondo ad avere due satelliti di piccole dimensioni operativi contemporaneamente nello spazio profondo, e detiene il primato dell’oggetto italiano più lontano dalla Terra, a 14 milioni di chilometri di distanza. Con Curie e HENON, questi traguardi saranno superati, portando l’Italia al centro dell’innovazione nello spazio.

Innovazione e collaborazione al servizio della scienza

“Curie rappresenta un cambio di paradigma per l’industria spaziale italiana e internazionale”, commenta David Avino, CEO di Argotec. “Questa tecnologia abiliterà missioni di esplorazione robotica di nuova generazione, portando la ricerca scientifica oltre i confini attuali. Il Deep Space è la nostra storia, ciò che ci ha reso quello che siamo oggi, e una sfida che affrontiamo insieme a ESA e ASI”.

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