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Asti, fauna fuori controllo: via libera agli abbattimenti selettivi

L’Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente e della Vita Rurali appoggia l’ordinanza provinciale: “Misura necessaria per sicurezza, salute pubblica e tutela agricola”

Alessia Serlenga

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ASTI – È scontro aperto tra animalisti e istituzioni dopo l’ordinanza della Provincia di Asti che autorizza, in modo regolamentato, l’abbattimento e la cattura selettiva di alcune specie in sovrannumero come cinghiali, caprioli, nutrie, corvidi, minilepri e piccioni. La decisione è sostenuta dalla Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente e della Vita Rurali, che ribadisce la necessità di un intervento concreto e responsabile per contenere una fauna ormai fuori controllo, con impatti su agricoltura, igiene pubblica e sicurezza.

L’associazione smonta anche le polemiche sollevate da esponenti politici e gruppi animalisti, definendo “falsi e fuorvianti” i timori su un presunto “via libera alle doppiette”. Gli interventi saranno eseguiti solo da personale formato e autorizzato, con l’obiettivo di ridurre i rischi sanitari legati alla presenza massiccia di specie invasive o potenzialmente pericolose.

La questione coinvolge anche il mondo scientifico e veterinario, che si divide tra chi chiede soluzioni incruente e chi, come il dottor Gian Carlo Bosio, difende l’abbattimento controllato come “strumento legale, efficace e necessario in situazioni di emergenza ambientale”.

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