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Caos nel carcere di Alba: due agenti feriti

Azione chiede l’abolizione della Casa lavoro

Alessia Serlenga

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ALBA – Due agenti della Polizia Penitenziaria sono finiti in ospedale dopo un’aggressione da parte di un detenuto nella Casa lavoro del carcere di Alba.

A intervenire sono il Segretario Provinciale di Azione Giacomo Prandi e il Coordinatore Cittadino di Alba Massimo Giachino, che esprimono solidarietà agli agenti feriti, ma puntano il dito contro un modello detentivo da superare:

“Esprimiamo la nostra vicinanza ai due agenti e a tutto il personale che ogni giorno lavora in condizioni sempre più inaccettabili. Ma non possiamo ignorare che l’istituto delle Case lavoro, eredità del Codice Rocco del 1930, sia oggi del tutto incompatibile con i principi costituzionali di uno Stato di diritto”.

Prandi e Giachino denunciano il fatto che, anche dopo aver scontato la pena, alcuni detenuti si vedono prolungare la detenzione per motivi legati a patologie psichiatriche o dipendenze, senza un percorso di cura e reinserimento sociale.

“Chi ha finito di scontare la pena dovrebbe entrare in circuiti terapeutici o riabilitativi, non restare imprigionato in un sistema che appartiene a un’altra epoca. Continueremo a batterci per una vera riforma della giustizia penale che superi questa stortura”.

Azione ribadisce quindi il proprio impegno su due fronti: tutela degli operatori penitenziari e superamento delle Case lavoro come strumento anacronistico e, secondo il partito, incostituzionale.

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1 Commento

1 Commento

  1. Ardmando

    22 Agosto 2025 at 19:29

    E’ imperativo riformare al più presto le norme che gestiscono la Polizia Penitenziaria, introducendo l’impunità per gli agenti e l’autorizzazione ad usare QUALSIASI mezzo per tenere sotto controllo e sedare i detenuti, privandoli di qualsiasi diritto fino a che sono dentro il carcere. Inasprire le pene per ogni atto contro l’amministrazione e il personale penitenziario. chi ha finito di scontare la pena, viene scarcerato ma se commette nuovamente un reato, la pena precedente viene raddoppiata. Basta con l’ipocrisia buonista delle sinistre. Chi delinque deve avere il TERRORE della Legge, delle pene e delle carceri. E NESSUNO sconto di pena per assassini, mafiosi, stupratori e spacciatori: quando entrano in carcere non usciranno MAI PIU’

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