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CronacaTorino

Rimpatrio fallito e turni massacranti: agenti torinesi in servizio per oltre 21 ore

Il volo charter con 40 cittadini nigeriani costretto a rientrare in Italia per il diniego di sorvolo dell’Algeria

Alessia Serlenga

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TORINO – Una missione congiunta di rimpatrio si è trasformata in un’odissea per il personale della Polizia di Stato, costretto a turni massacranti e condizioni di lavoro giudicate “intollerabili” dal sindacato Siulp. L’episodio riguarda un volo charter organizzato da Italia, Belgio, Cipro e Svizzera, partito dall’aeroporto di Roma e diretto in Nigeria, con a bordo 40 cittadini nigeriani (29 dall’Italia, 11 dagli altri Paesi europei), destinati al rimpatrio.

Il viaggio, però, ha subito una brusca battuta d’arresto: le autorità algerine hanno negato il permesso di sorvolo, costringendo l’aereo a fare dietrofront. L’intero gruppo è stato quindi riportato in Italia e ricondotto nel Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Gradisca d’Isonzo.

Secondo il Siulp (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia), gli agenti sono rimasti in servizio per oltre 21 ore consecutive, dalle 7 del mattino alle 4:15 della notte successiva, senza la possibilità di riposare e con una cena ridotta a un panino e una bottiglietta d’acqua servita alle 23.

Il volo, definito “congiunto”, doveva essere un esempio di cooperazione europea per l’efficienza nelle operazioni di rimpatrio. Al contrario, è diventato un caso imbarazzante anche per il mancato coordinamento internazionale.

Al momento, nessuna risposta ufficiale è giunta dal Viminale.

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1 Commento

1 Commento

  1. Simone

    21 Settembre 2025 at 14:04

    Deve essere considerato un atto ostile.

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