BiellaCronaca
Prosegue il processo per lo sparo di Capodanno a Rosazza, Emanuele Pozzolo si difende: “Non ho sparato”
Prossima udienza a fine mese

BIELLA – Procede a Biella il processo che vede imputato il deputato Emanuele Pozzolo, a giudizio per porto illegale di arma comune da sparo e porto illegale di munizionamento da guerra, per il caso dello sparo di Capodanno 2024 a Rosazza.
Circa due settimane fa erano state esposte in aula le perizie che hanno riguardato il tipo di munizionamento caricato nella mini pistola da cui tra il 31 dicembre e l’1 gennaio partì il colpo che ferì Luca Campana.
Questa mattina in tribunale a Biella è stato invece il turno di Emanuele Pozzolo che in aula si è difeso: “Io non ho sparato. Le ricostruzioni fatte sono contraddittorie e non coincidenti tra loro”.
“Quando il colpo è partito la pistola non era nelle mie mani. Il porto d’armi è stato richiesto e rilasciato in considerazione di comprovate esigenze in seguito alla mia posizione contro il regime iraniano”, ha spiegato Pozzolo durante il processo.
Sulla sera di Capodanno a Rosazza ha poi aggiunto: “Sono certo che quella notte potevo tenere l’arma in quanto legittimato. Mai c’è stata la volontà di detenere illegalmente l’arma. Né sulla licenza di collezione e porto d’armi erano presenti prescrizioni dalle quali si poteva desumere il divieto di uso di armi da sparo”.
E, come riportato da Ansa, sui proiettili usati ha aggiunto: “Mai mi sono immaginato che potessero essere considerati da guerra. Li ho acquistati in armeria. Il fatto che il proiettile sia acquistabile in armeria mi convince che non è da guerra”.
Il processo si concluderà con un’altra udienza prevista per fine mese.
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