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Bagna Cauda piemontese: la ricetta leggera e digeribile per gustarla senza paura
Scopri la ricetta della bagna cauda piemontese in versione leggera e digeribile: consigli, ingredienti e trucchi per gustare il piatto autunnale senza appesantirsi.
PIEMONTE – Quando le giornate si accorciano e l’aria delle Langhe diventa pungente, torna protagonista la stagione della bagna cauda. Da fine ottobre a novembre, questo piatto centenario riscalda le tavole piemontesi, trasformando la cena in un rito di convivialità.
Perché novembre è il momento giusto
Il mese di novembre è perfetto per la bagna cauda: i cardi gobbi di Nizza Monferrato sono pronti, i topinambur raccolti e i peperoni conservati esprimono tutta la loro dolcezza. È il periodo in cui le verdure autunnali raggiungono la maturazione ideale, rendendo ogni ingrediente protagonista della tavola.
Come rendere la bagna cauda leggera e digeribile
Spesso considerata pesante e dall’odore persistente, la bagna cauda può essere gustata senza timori. Il segreto sta nel trattare l’aglio correttamente:
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Far bollire gli spicchi nel latte per 15-20 minuti riduce l’intensità aromatica.
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Rimuovere l’anima centrale di ogni spicchio migliora la digeribilità.
Anche il condimento può essere alleggerito: ridurre leggermente il burro e usare olio extravergine di qualità permette di mantenere cremosità senza appesantire. Aggiungere un cucchiaio di acqua di cottura delle verdure aiuta a emulsionare i grassi, creando una consistenza vellutata.
Ingredienti e preparazione
Ingredienti per 4 persone:
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200g acciughe sotto sale o 120g sott’olio
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12-15 spicchi d’aglio
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150ml olio extravergine d’oliva
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80g burro
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500ml latte (per bollire l’aglio)
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Verdure di stagione: cardi gobbi, peperoni, topinambur, cavolfiore, barbabietole, sedano
Preparazione:
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Pulire e sciacquare le acciughe.
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Bollire l’aglio nel latte e rimuovere l’anima centrale.
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In un fujot, sciogliere burro e olio a fuoco basso, aggiungere aglio schiacciato e acciughe.
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Mescolare delicatamente senza mai far friggere o bollire.
La tavola autunnale: colori e convivialità
Disporre le verdure crude con cura: cardi bianchi, peperoni caldi, topinambur e barbabietole viola creano un arcobaleno autunnale. Il fujot al centro, con la sua fiammella, diventa il fulcro della convivialità, evocando le veglie contadine.
Consigli per consumare la bagna cauda senza problemi
Per limitare l’odore d’aglio: masticare prezzemolo, chicchi di caffè o bere latte. È consigliabile consumare la bagna cauda in serate tranquille, come un venerdì sera, per lasciare tempo agli aromi di dissiparsi.
Conclusione: un appuntamento da non perdere
La bagna cauda non è un piatto difficile, ma un’esperienza di condivisione. Con piccoli accorgimenti diventa accessibile ogni novembre, celebrando la tradizione piemontese e la convivialità, mentre fuori soffia il vento e le foglie danzano sui viali.
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