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La grave situazione dei senzatetto a Torino, accampati anche alle Porte Palatine

Le associazioni possono aiutare sui singoli, intervenire nell’emergenza, salvare anche vite, ma la soluzione deve essere politca e sociale ed è questo l’appello che lanciamo alle istituzioni

Gabriele Farina

Pubblicato

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TORINO – I torinesi lo sanno bene. Negli ultimi anni la situazione dei senzatetto in città è peggiorata in maniera evidente. Sono decine i clochard accampati nei parchi cittadini e nelle vie del centro. Più volte abbiamo visto anche le vie più rinomante del capoluogo, da via Roma a via Po, riempirsi di giacigli improvvisati, magari lungo la vetrina di un negozio chiuso o in spazi che possano riparare dal vento e dal freddo.

Tra i luoghi diventati “residenza per senzatetto” c’è anche il parco delle Porte Palatine, dove cartoni e coperte occupano il giordino e sono perfino ordinatamente posati sugli alberi in attesa di essere utilizzati per la notte.

Un problema di decoro o di indigenza

La questione, per quanto ci riguarda, non è il brutto spettacolo che gli accampamenti di senzatetto danno al turista che passeggia per il centro. Non è una questione di decoro urbano, è una questione di umanità, di indigenza, di aiuti che mancano o che non vengono accolti.

Non c’è dubbio che il numero delle persone costrette a vivere per strada sia aumentato negli ultimi anni. O quantomeno questa è la percezione per chi osserva la città. I motivi sono molteplici, a partire ovviamente dalla crisi economica e dalla mancanza di lavoro. Molti sono naturalmente immigrati arrivati per cercare salvezza e futuro e rimasti invischiati in una situazione non certo idilliaca (ma immaginiamo tristemente comunque migliore di quella che hanno lasciato in Patria).

Come intervenire

Come si può risolvere questa situazione? Inutile anche sottolinearlo ma la soluzione non è certo allontanare gli indigenti dal centro cittadino e dai parchi. La soluzione deve essere invece politica e sociale, di integrazione e di servizi.

Il tema non è nuovo e la soluzione naturalmente non è semplice nè tantomeno immediata. Sono tante le associazioni che lavorano sul territorio per aiutare i senzatetto e sappiamo bene che spesso sono le stesse persone coinvolte che non vogliono accettare gli aiuti per i motivi più disparati.

L’intervento deve quindi essere a più ampio raggio. Le associazioni possono aiutare sui singoli, intervenire nell’emergenza, salvare anche vite, ma la soluzione deve essere politca e sociale ed è questo l’appello che lanciamo alle istituzioni.

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