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Il condominio stretto tra due ristoranti a Torino: siamo ostaggi di cattivi odori e immondizia

Una cittadina segnala alla redazione la situazione di disagio dovuta ai bidoni dei rifiuti e agli odori provenienti da due ristoranti al piano terra

Gabriele Farina

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TORINO – «Siamo costretti a tenere le finestre chiuse anche in piena estate per via dei cattivi odori». È la denuncia di una residente di corso Unione Sovietica, che ha scritto alla nostra redazione per segnalare una situazione di degrado in prossimità della propria abitazione.

La donna racconta di abitare in un condominio composto da due scale, situato tra due ristoranti al piano terra. Sotto le finestre – spiega – si trovano due file di bidoni dei rifiuti, una delle quali di pertinenza di uno dei due locali. «Purtroppo – scrive – i contenitori emanano odori sgradevoli che penetrano nel mio appartamento, costringendomi a tenere tutto chiuso. È impossibile anche solo mettere ad asciugare uno straccio, perché si impregna del cattivo odore».

Il problema, secondo la segnalazione, non riguarda solo la puzza proveniente dai rifiuti, ma anche gli odori di cucina e la gestione poco ordinata dei sacchetti. «Gli scarti di cibo vengono abbandonati senza logica né cura, e con il caldo la situazione diventa insostenibile», aggiunge la residente.

Nonostante le ripetute segnalazioni ad Amiat e ad altri enti, la cittadina afferma di non aver ottenuto soluzioni concrete: «Ci hanno risposto che i bidoni del ristorante non si possono spostare. Un vigile, durante un sopralluogo, mi ha persino detto che forse ho sbagliato io a comprare casa al primo piano».

Una situazione che, secondo quanto riferito, si protrae da circa due anni. «È un disagio non solo per i condomini, ma anche per chi passa in zona – conclude la residente –. I passanti spesso si tappono il naso, e io stessa evito di invitare ospiti a casa per la vergogna».

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