BiellaCronaca
Escursionista salvato dal soccorso alpino dopo quattro arresti cardiaci nel tragitto verso valle: è un caso studio
Quattro arresti cardiaci in 10 ore durante un soccorso in Valchiusella: l’intervento del Soccorso Alpino diventa studio scientifico
VALCHIUSELLA – Un intervento di soccorso estremo, durato oltre dieci ore e segnato da quattro arresti cardiaci, è diventato oggi un caso di studio scientifico. La rivista internazionale Resuscitation Plus, nel numero del 26 novembre 2025, ha pubblicato un approfondimento sull’operazione condotta dal Soccorso Alpino Piemontese il 5 ottobre 2022 in alta Valchiusella, nel territorio comunale di Traversella.
Protagonista un escursionista di 72 anni, precipitato a circa 2.400 metri di quota in una zona particolarmente impervia e isolata. L’allarme era scattato alle 19.06, ma le condizioni meteo avevano reso impossibile l’intervento dell’elisoccorso. Per questo una squadra composta da oltre dieci soccorritori, in gran parte volontari, aveva raggiunto l’uomo prima con i mezzi e poi a piedi.
L’escursionista, politraumatizzato e in condizioni critiche, è stato trasportato in barella verso valle in un lungo e complesso percorso notturno. Durante le operazioni ha subito ben quattro arresti cardiaci, tutti affrontati e superati grazie alla prontezza dei sanitari e all’utilizzo di strumentazioni avanzate disponibili sul posto. L’uomo è sopravvissuto, un esito che ha portato i sanitari coinvolti a condividere l’esperienza con la comunità scientifica.
“I sanitari volontari che sono intervenuti in quell’occasione hanno voluto dare ulteriore valore all’intervento mettendo a disposizione della comunità scientifica le conoscenze e le esperienze impiegate e apprese durante l’operazione”, spiegano dal Soccorso Alpino. “Da un lato i tecnici mettono a disposizione la loro preparazione professionale, sviluppata grazie alla passione per la montagna. Dall’altro i sanitari dedicano competenze di altissimo livello, ritagliando tempo dalla propria vita personale per aiutare chi si trova in difficoltà in un ambiente severo come quello montano”.
Lo studio pubblicato su Resuscitation Plus analizza nel dettaglio la gestione degli arresti cardiaci in ambiente estremo, trasformando un intervento di emergenza in un riferimento scientifico per il soccorso in montagna. Un riconoscimento importante al lavoro dei volontari piemontesi e alla loro capacità di operare in condizioni limite, tra notte, freddo e terreno ostile.
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