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I Nomadi in concerto a Mondovì – le immagini

Una storia fatta non solo di musica, ma di impegno civile

Redazione Quotidiano Piemontese

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MONDOVI’ – Il Palamanera è andato esaurito: oltre mille persone hanno riempito il palazzetto per accogliere i Nomadi, in un concerto che ha unito generazioni diverse, dai più giovani ai nostalgici di vecchia data: segno dell’attesa per una delle band più longeve (anzi, la più longeva) e amate della musica italiana.

I Nomadi, nati nel 1963 su iniziativa di Beppe Carletti e Augusto Daolio, vantano oltre 52 dischi (studio, live e raccolte) e più di 15 milioni di copie vendute. Sul palco, anche stasera, Carletti (applauditissimo) è stato al centro dell’attenzione: tastierista, polistrumentista, e l’unico membro dell’originale formazione ancora attivo, il collante tra passato e presente del gruppo.

La loro è una storia fatta non solo di musica, ma di impegno civile: negli anni i Nomadi, spesso guidati da Carletti, hanno sostenuto cause umanitarie e sociali, consolidando un’identità che va oltre il palco. Questa sera, la forza del concerto non stava solo nella scaletta: era nella partecipazione, calorosa, trasversale, partecipe, del pubblico. Un’ulteriore conferma che, a decenni dalla loro nascita, i Nomadi restano un ponte tra generazioni.

Report e foto di Samuele Silva

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