Scuola e formazioneTorino
Addio a Pier Giorgio Zunino, storico della contemporaneità e studioso del Novecento italiano
Concentrò i suoi studi su sinistra, civiltà cattolica e fascismo

TORINO – Il mondo della cultura e dell’università piange la scomparsa del professor Pier Giorgio Zunino, docente di Storia contemporanea all’Università di Torino e autore di numerosi saggi dedicati alla storia politica italiana del Novecento, con particolare attenzione alla sinistra italiana e al fascismo. Studioso rigoroso e punto di riferimento per generazioni di studenti, Zunino ha lasciato un segno profondo nel dibattito storiografico nazionale.
Nato a Torino il 20 giugno 1946, aveva compiuto nel capoluogo piemontese l’intero percorso di studi. All’Università di Torino si era formato alla facoltà di Scienze politiche, seguendo le lezioni di maestri come Norberto Bobbio, Siro Lombardini e Luigi Firpo. Si laureò nel 1970 con una tesi dedicata alla civiltà cattolica e le origini del fascismo, tema che aveva già affrontato in una prima pubblicazione uscita nel 1967 per l’editore torinese Giappichelli, a testimonianza di una precocità intellettuale non comune.
La carriera accademica ebbe inizio nel 1973, quando venne nominato incaricato esterno di Storia contemporanea nella stessa facoltà. Nel 1980 divenne professore associato di ruolo e, nel 1994, una commissione nazionale lo nominò professore ordinario. Insegnò dapprima alla facoltà di Lettere dell’Università di Trieste e, dal 1997, tornò a Torino come docente di Storia contemporanea alla facoltà di Scienze politiche.
Zunino concentrò i suoi studi sui rapporti tra la sinistra italiana – in particolare quella comunista – e il mondo cattolico, un ambito di ricerca che ha prodotto libri, saggi e numerosi interventi pubblici. Un lavoro costante e approfondito, che ha contribuito a chiarire nodi complessi della storia politica e culturale italiana. Con la sua scomparsa, l’università perde uno studioso attento e appassionato, capace di coniugare rigore scientifico e impegno civile.
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