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Ricorso contro l’impianto biodigestore per la produzione di biometano a Villareggia, il Consiglio di Stato ha fissato l’udienza il 12 febbraio
“Il Comune di Villareggia e i suoi cittadini proseguono insieme il percorso contro il progetto che comprometterà lo sviluppo dell’area e la qualità della vita delle persone residenti nelle aree circostanti”

VILLAREGGIA – Vi avevamo parlato già tempo fa della decisione del TAR del Piemonte di bocciare i ricorsi presentati dal Comune di Villareggia e dal Comitato Villareggia: Vita, Ambiente, Sviluppo Sostenibile che chiedevano l’annullamento della decisione di Città Metropolitana di Torino di autorizzare il progetto di un grande impianto biodigestore per la produzione di biometano dalla fermentazione di deiezioni animali e scarti agricoli e agroindustriali nel Comune di Villareggia.
In seguito, dopo essersi incontrati formalmente, il Comune di Villareggia e il Comitato aveva deciso reciprocamente di procedere con l’appello al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR del Piemonte.
Consiglio di Stato che ha ora fissato per il 12 febbraio 2026 la data dell’udienza che deve discutere il ricorso presentato dal Comitato.
A inizio ottobre 2025 le società che sostengono il progetto Filiera Blu e Consorzio Capac di cui fa parte anche la cooperativa Dora Baltea, avevano presentato un sollecito per la fissazione dell’udienza.
Nei prossimi giorni il Comitato Villareggia: vita, ambiente, sviluppo sostenibile e il Comune di Villareggia depositeranno i documenti e le memorie che motivano in diversi punti la loro opposizione al progetto.
In questo modo e in maniera unitaria il Comune di Villareggia e i suoi cittadini proseguono insieme il percorso contro il progetto che comprometterà lo sviluppo dell’area e la qualità della vita delle persone residenti nelle aree circostanti.
Il Governo italiano in merito ai finanziamenti PNRR per gli impianti biometano ha chiesto all’unione Europea di poter fissare come obiettivo da raggiungere entro giugno 2026 la sola concessione del finanziamento e non la messa in esercizio degli impianti. Questo permetterebbe alle aziende interessate di poter concludere i lavori anche dopo la data prevista di chiusura delle operazioni.
In ogni caso dopo la scadenza dei fondi PNRR il Governo sta pensando a rendere disponibili finanziamenti per nuovi impianti, la cui data, il cui importo e le relative condizioni saranno ovviamente da definire. Nel novembre 2025 è uscita una nuova legge sulle aree idonee per gli impianti a energie rinnovabili e quindi anche per gli impianti per la produzione di biometano che dovrà ora essere recepita dalle Regioni.
Il nostro Comitato Villareggia: vita, ambiente, sviluppo sostenibile organizzerà a partire da gennaio 2026 eventi e iniziative per raccogliere i fondi necessari per coprire i costi.
Il progetto del biodigestore è stato presentato da Filiera Blu-consorzio Capac nel marzo 2021 ed è stato da subito criticato e avversato dalla popolazione di Villareggia e da varie realtà associative, ambientaliste e imprenditoriali del territorio a causa delle eccessive dimensioni dell’impianto, della localizzazione scelta, posta a ridosso del centro abitato e delle abitazioni, già gravata dalla presenza del grande impianto di essiccazione di Capac, con una viabilità non adeguata al di sopra di un’area vulnerabile della falda acquifera.
Da 4 anni il nostro Comitato e l’amministrazione comunale di Villareggia si oppongono alla decisione di autorizzare l’impianto , finanziato con fondi PNRR, nella localizzazione proposta, illogica anche in considerazione dell’assenza in zona di allevamenti con la conseguenza che gran parte delle materie organiche animali dovrà essere fatta arrivare da grandi distanze.
Scrive il Comitato in una nota.
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