CronacaNovara
Sferra calci e pugni alla moglie e la ferisce con un coltello in casa: arrestato un uomo a Novara dopo la richiesta d’aiuto della sorella della vittima
Particolarmente efferata l’aggressione del marito: dopo averle fatto perdere i sensi per i colpi, ha messo la moglie a contatto con un calorifero acceso

NOVARA – I maltrattamenti in casa continuavano da mesi. Nella notte tra il 27 e il 28 dicembre a Novara la Polizia ha ricevuto una richiesta d’aiuto da una donna, che aveva ricevuto un messaggio di aiuto dalla sorella dopo essere stata aggredita dal marito. All’arrivo degli agenti nei pressi dell’abitazione in via Ranzini attorno alle 2 di notte, dal balcone si è affacciato il marito della donna aggredita, mentre sul posto erano presenti alcuni familiari della vittima. Sul ballatoio è stata trovata la donna in evidente stato di sofferenza, con numerose lesioni visibili al volto, agli avambracci e all’addome.
Secondo quanto riferito alla Polizia con l’ausilio di un interprete (la donna è cittadina turca), il marito l’avrebbe violentemente percossa, ferita all’addome con un coltello da cucina e successivamente immobilizzata e schiacciata contro un calorifero acceso. All’interno dell’appartamento è stato rinvenuto un coltello compatibile con la descrizione fornita dalla vittima. L’uomo ha negato le accuse, sostenendo che la ferita fosse autoindotta.
La donna è stata trasportata al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore per le cure necessarie. Ascoltata successivamente dagli agenti, ha ricostruito quanto accaduto, riferendo che la sera precedente, dopo una cena con parenti del marito, l’uomo avrebbe cambiato improvvisamente atteggiamento, accusandola senza motivo di comportamenti provocatori. Sempre secondo il racconto, l’aggressione sarebbe proseguita con tentativi di colpirla con un coltello, fino al ferimento all’addome. L’uomo l’avrebbe poi trascinata per i capelli in camera da letto, continuando a colpirla con pugni e calci, fino a farle perdere i sensi. Al risveglio, le violenze sarebbero continuate nel soggiorno, con ulteriori percosse e ustioni provocate dal contatto forzato con un calorifero acceso.
La vittima ha dichiarato che episodi di violenza e minacce andavano avanti da mesi, fin dal suo arrivo in Italia nell’ottobre scorso, ma di non aver mai denunciato per timore di ritorsioni e di perdere il permesso di soggiorno. La sorella, che aveva richiesto l’intervento degli agenti, ha confermato di essere a conoscenza di precedenti maltrattamenti.
L’uomo è stato tratto in arresto e portato alla casa circondariale di Novara.
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