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CronacaTorino

Torino: condanna per tre imputati nell’aggressione all’uomo che denunciò le attività illecite nel suo condominio

Le parole di Alessandro Sacchi: “Mi hanno rovinato la vita, ma forse ora qualcosa può cambiare”.

Alessia Serlenga

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TORINO – Era diventato un incubo per Alessandro Sacchi, 39 anni, torinese, vivere nel condominio di corso Regina Margherita 162. In quell’edificio, segnato da degrado e sospetti di spaccio, l’uomo aveva denunciato la presenza di attività illegali. Ma il coraggio di parlare gli è costato caro: durante un’assemblea condominiale, convocata per nominare un nuovo amministratore e tentare di risanare l’ambiente, Sacchi è stato insultato, minacciato e preso a calci da alcuni vicini.

Oggi, a quattro anni di distanza da quella riunione trasformatasi in aggressione, il tribunale di Torino ha emesso la sentenza di primo grado: condannati a quattro mesi ciascuno, i tre imputati. Assolta invece l’unica donna coinvolta.

Nel frattempo, Sacchi ha dovuto lasciare l’appartamento, tornare dai genitori e fare i conti con l’impossibilità di vendere la casa: nessuno vuole acquistare in quel condominio, dove “i movimenti strani” sono noti a tutti, ma restano impuniti.

“Sono andato via, mi avevano reso la vita impossibile – racconta Sacchi – ora, forse, se le cose cambiano potrei anche tornare. Durante le ultime udienze ho notato un cambiamento in loro. Non so se vero o solo per parvenza della condanna”.

 

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