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Cabiria, il primo colossal della storia del cinema: Torino culla del cinema epico
Cabiria (1914) è considerato il primo colossal della storia del cinema. Girato a Torino, il film di Giovanni Pastrone ha rivoluzionato il linguaggio cinematografico mondiale

TORINO – Nel 1914, quando il cinema era ancora percepito come una forma di intrattenimento popolare e sperimentale, Cabiria segnò una svolta epocale. Diretto da Giovanni Pastrone e prodotto dalla Itala Film, il film è unanimemente riconosciuto come il primo vero colossal della storia del cinema, un’opera monumentale per ambizione, durata, complessità produttiva e impatto culturale.
Girato interamente a Torino, allora capitale industriale e cinematografica d’Italia, Cabiria trasformò il modo di concepire il film storico‑epico, anticipando modelli narrativi e produttivi che diventeranno centrali nel cinema mondiale del Novecento.
Torino e l’età dell’oro del cinema muto italiano
All’inizio del XX secolo Torino era uno dei principali poli cinematografici europei. Qui avevano sede case di produzione innovative, studi attrezzati e maestranze altamente specializzate. La Itala Film, fondata nel 1906, era tra le realtà più avanzate e ambiziose.
Cabiria nacque in questo contesto straordinariamente fertile. Le riprese si svolsero prevalentemente negli stabilimenti torinesi lungo la Dora Riparia, dove vennero costruite scenografie gigantesche, templi, città antiche e ambientazioni esotiche che non avevano precedenti per scala e realismo.
Torino non fu soltanto un luogo di produzione, ma il vero laboratorio creativo in cui prese forma una nuova idea di cinema: spettacolare, colto, internazionale.
Un colossal ante litteram
A rendere Cabiria un’opera rivoluzionaria furono una serie di elementi che, combinati, diedero origine al concetto moderno di colossal:
- Durata eccezionale: oltre tre ore nella versione originale, una lunghezza impensabile per l’epoca.
- Investimento economico senza precedenti: il costo di produzione superò quello di numerosi film messi insieme.
- Scene di massa imponenti: centinaia di comparse, costumi elaborati, coreografie spettacolari.
- Ricostruzione storica ed epica: la vicenda, ambientata durante le guerre puniche, fonde storia, mito e avventura.
Il film non si limitava a raccontare una storia, ma voleva meravigliare lo spettatore, offrendo un’esperienza immersiva totale.
Le innovazioni tecniche e il linguaggio cinematografico
Uno degli aspetti più influenti di Cabiria riguarda il linguaggio cinematografico. Giovanni Pastrone introdusse e perfezionò tecniche che avrebbero avuto un’enorme fortuna negli anni successivi:
- Movimenti di macchina fluidi, ottenuti con l’uso del carrello, che superavano la staticità della ripresa teatrale.
- Profondità di campo e composizione dell’inquadratura, pensate per guidare lo sguardo dello spettatore.
- Montaggio narrativo più complesso, capace di sostenere una storia lunga e articolata.
Queste soluzioni influenzarono profondamente il cinema internazionale, in particolare quello statunitense, contribuendo alla nascita del grande cinema spettacolare.
Il contributo di Gabriele D’Annunzio
Un ruolo significativo fu svolto da Gabriele D’Annunzio, che curò i titoli e le didascalie del film. Il suo intervento conferì a Cabiria un tono solenne e letterario, arricchendo il racconto di una dimensione retorica e simbolica.
Anche il titolo stesso del film fu ideato da D’Annunzio, contribuendo a trasformare l’opera in un evento culturale di alto profilo e a legittimare il cinema come forma d’arte nobile, degna dell’attenzione degli intellettuali.
La nascita di Maciste, icona popolare
Tra i personaggi di Cabiria spicca Maciste, interpretato da Bartolomeo Pagano. Forte, leale e carismatico, Maciste conquistò immediatamente il pubblico.
Il successo del personaggio fu tale da generare una lunga serie di film a lui dedicati, rendendolo una delle prime icone seriali del cinema mondiale. Maciste incarnava valori semplici e universali, diventando un punto di riferimento dell’immaginario popolare italiano e internazionale.
Un successo internazionale senza precedenti
Alla sua uscita, nel 1914, Cabiria ottenne un successo straordinario. Venne proiettato per mesi nelle principali città europee e americane, con incassi record e un’eco mediatica globale.
Negli Stati Uniti il film rimase in programmazione per quasi un anno, dimostrando che il cinema italiano era in grado di competere con le grandi produzioni estere e di dettare nuove tendenze.
Questo successo contribuì a definire il concetto di film‑evento, anticipando la logica del blockbuster moderno.
L’eredità di Cabiria nel cinema contemporaneo
L’influenza di Cabiria è rintracciabile in numerosi aspetti del cinema successivo:
- nel cinema storico‑epico
- nella spettacolarizzazione del racconto
- nell’uso del movimento di macchina
- nella costruzione di produzioni su larga scala
Registi e produttori di tutto il mondo guardarono a Cabiria come a un modello, riconoscendone il valore pionieristico.
Cabiria e Torino: una memoria da preservare
Oggi Cabiria è considerato un patrimonio culturale fondamentale. Torino, attraverso il Museo Nazionale del Cinema e numerose iniziative di studio e restauro, continua a valorizzare questo capolavoro, riaffermando il proprio ruolo centrale nella storia del cinema.
Rivedere Cabiria oggi significa riscoprire le radici del cinema spettacolare e riconoscere come, oltre un secolo fa, Torino sia stata il cuore pulsante di una rivoluzione artistica destinata a durare nel tempo.
Conclusione
Cabiria non è soltanto il primo colossal della storia del cinema: è un’opera fondativa che ha ridefinito il linguaggio cinematografico, il concetto di produzione su larga scala e il rapporto tra cinema, arte e pubblico. La sua genesi torinese testimonia il ruolo decisivo dell’Italia nei primordi del cinema mondiale.
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