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Torino e il Piemonte avvolti dallo smog – La politica non sa che fare

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il vento caldo degli ultimi giorni non ha realizzato i risultati sperati, ha solo alzato la temperatura rendendo paradossale il periodo pre natalizio con 10 gradi sopra lo zero e riducendo ulteriormente le speranze di vedere la neve in montagna. Il bollettino di Eco dalle città è impietoso.
Il nostro sondaggio sull’inquinamentoLo speciale sull’aria inquinata a Torino

Come le altre regioni del Nord anche il Piemonte è soffocato da diverse settimane dalle polveri sottili. Le concentrazioni più alte di PM10 sono state registrate negli ultimissimi giorni:Vercelli lunedì 5 dicembre ha toccato quota 151 mg/mc di concentrazione media giornaliera, nello stesso giorno in cui anche ad Alessandria si registrava un picco di 109 mg/mc. Nella centralina di fondo urbano torinese “Lingotto” il picco si è invece registrato il 28 novembre con 129 mg/mc di PM10 nell’aria, a Novara il 3 dicembre con 105 mg/mc mentre adAsti domenica 4 dicembre con 103 mg/mc. 

Ma non si tratta solo di picchi. La qualità dell’aria è costantemente al di sopra dei limiti di legge: a Torino sono ben 25 i giorni consecutivi di sforamento dei 50 mg/mc medi, a Vercelli 19, ad Alessandria 17, a Novara 17. Sono state dunque disattese le previsioni effettuate dall’Arpa Piemonte che prevedeva (attraverso un sistema modellistico previsionale adottato recentemente), per la giornata di ieri un rientro dei valori nei limiti di legge in tutta la Regione.
Il vento di foehn che ha interessato negli ultimi giorni la regione ha permesso di interrompere la serie negativa degli sforamenti soltanto ad Asti dove nella giornata di ieri (martedì 6 dicembre) la media di PM10 nell’aria è scesa a 40 mg/mc.
Anche a Cuneo e Verbania, i capoluoghi piemontesi dove normalmente si respira meglio, nelle settimane scorse non erano mancati valori oltre i limiti, ma le concentrazioni medie di ieri sono confortanti: 16 mg/mc alla stazione di piazza Alpini a Cuneo e 17 mc/mc alla centralina “Gabardi” di Verbania.

Le risposte della politica sono modeste: il timore di “rovinare” lo shopping natalizio con blocchi del trasporto veicolare stanno inibendo i politici a prendere scelte “scomode”, ma necessarie dato che la situazione sta diventando insostenibile. Certo il blocco del traffico è una “toppa” servono soluzioni di sistema, ma almeno servirebbe per sensibilizzare i cittadini su una situazione grave di cui si parla ancora troppo poco. Proprio con questo obiettivo oggi gli ambientalisti porteranno una maglietta bianca sporca di smog torinese al sindaco Fassino.

Le polveri sottili, che domenica avevano raggiunto i 125 mcg per metro cubo, nonostante la congiuntura meteorologica favorevole di lunedì e martedì sono scese, ma mai sotto il limite dei 50 microgrammi (70 il 5 dicembre, 54 il 6) e mercoledì sono già risalite fino a 69. Non basta, le previsioni dell’Arpa (l’agenzia regionale epr l’ambiente) annunciano anche per oggi e domani due giorni da bollino rosso per ciò che riguarda le Pm10.
Ciò nonostante Torino non seguirà l’esempio di Milano e di Pisapia. Non ci saranno blocchi del traffico, ha confermato ieri l’assessore all’Ambiente del Comune di Torino Enzo Lavolta che ha però annunciato che martedì volerà a Roma insieme con i colleghi di altre grandi città per chiedere al governo finanziamenti e norme che permettano di affrontare il fenomeno dalle sue radici. Il no a blocchi della circolazione è d’altronde naturale dopo che uno studio dell’Arpa, commissionato dall’assessore regionale all’Ambiente Roberto Ravello, da sempre contrario a provvedimenti di questo tipo e presentato recentemente ha dimostrato come questa misura porti benefici molto relativi.

Li chiedono però con insistenza gli ambientalisti che oggi dalle 13 alle 14 saranno di fronte a Palazzo Civico per consegnare simbolicamente una maglietta bianca sporca di smog torinese al sindaco Fassino. “L’amministrazione  –  spiega Gabriele Del Carlo di Torino Sostenibile  –  non si può più permettere di occultare lo smog. Torino è regolarmente assediata dalle Pm10, lo smog negli ultimi giorni ha raggiunto dei livelli altissimi, quasi tre volte i limiti consentiti dalla legge. Milano e altre città, sicuramente più lungimiranti, hanno attivato una serie di interventi per ridurre le emissioni. Torino invece cancella, tra l’altro, le domeniche ecologiche che sono uno strumento molto forte in mano alla città per educare i cittadini ad utilizzare i mezzi pubblici e la bicicletta”.

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