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Estate nera per il turismo in montagna. Uncem: “Fino al 70% in meno causa pioggia”

Redazione Quotidiano Piemontese

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nuvoleL’Uncem – Unione Nazionale Comuni, Comunità ed Enti montani lancia l’allarme: “Non solo il calo dei consumi. La stagione estiva piovosa compromette in alcuni territori fino al 70% delle presenze e dei fatturati. Servono incentivi stabili per mantenere il tessuto di imprese turistiche”. Anche se i dati non sono ancora definitivi, secondo l’Uncem, “la più piovosa estate degli ultimi vent’anni si è tradotta in un calo del 40, 50, fino al 70% delle presenze e dei fatturati. Valli di Lanzo, Canavese, Biellese, vallate cuneesi: da tutti i territori, Uncem riceve segnalazioni e dati preoccupanti, per certi versi pericolosi”.

E così non ci sono solo la crisi e il calo dei consumi a pesare sulle strutture ricettive, ristoranti, hotel, rifugi alpini. Il maltempo ha compromesso notevolmente la stagione e gli operatori hanno chiesto negli ultimi giorni a Uncem, Cai, Regioni, Comuini e ad altri soggetti istituzionali di intervenire. “I dati sono drammatici in molte aree montane del Piemonte– spiega il presidente Uncem Piemonte Lido Riba – direi quasi pericolosi, visto che una stagione persa si traduce in meno posti di lavoro, mini fatturati e anche in strutture che chiudono, per sempre, con proprietari e gestori che ‘abbandonano’ il territorio. La nostra proposta? Individuare, nelle Terre Alte, degli sgravi fiscali per le imprese del settore turistico-ricettivo. È una questione sulla quale insistiamo da tempo: non servono aiuti a pioggia un po’ di qua un po’ di là. Serve un progetto integrato per il turismo nelle aree montane piemontesi e un piano di incentivi, come la detassazione appunto, che permettano alle imprese di restare nelle Terre Alte”.

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