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Spettacolo

Lovers Film Festival: presentazione di Queer Picture Show

Redazione Quotidiano Piemontese

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All’interno del Lovers Film Festival, venerdì 26 aprile alle 11.30 al Massimo 3 (via Verdi, 18 Torino) verrà presentato al pubblico il progetto multimediale, interattivo e innovativo Queer Picture Show.

COSA SUCCEDERÀ?

Gli spettatori assisteranno alla proiezione di un video realizzato con clip estratte da film della corrente del New Queer Cinema. Il CIRMA (Interdepartmental Center for Research on Multimedia and Audiovideo dell’Università degli Studi di Torino), allestirà una postazione per permettere al pubblico di provare il software di riconoscimento facciale delle emozioni che sarà utilizzato nella performance Queer Picture Show. Inoltre, gli spettatori potranno segnalare i film della corrente del New Queer Cinema che vorrebbero vedere inseriti nello spettacolo. Tutto sarà interattivo, così da raccogliere contenuti che si integreranno nella performance Queer Picture Show.

CHI INTERVIENE?

Alla presentazione interverranno:

Irene Dionisio, regista e operatrice culturale. Francesca Puopolo, attrice e drammaturga. Antonio Pizzo, docente dell’Università degli Studi di Torino.

QUEER PICTURE SHOW

UNA PERFORMANCE MULTIMEDIALE E INTERATTIVA

Presentazione il 26/04 alle 11.30 al Cinema Massimo 3, all’interno del Lovers Film Festival

Ingresso libero

COS’È QUEER PICTURE SHOW?

È un progetto che porterà alla realizzazione di una performance multimediale e interattiva che racconterà l’onda del New Queer Cinema in relazione all’emancipazione della rappresentazione stessa della comunità LGBTQI+.

Un narratore d’eccezione condurrà il pubblico – tra aneddoti e curiosità – in un percorso attraverso gli estratti più significativi girati dagli autori maggiormente riconosciuti della corrente cinematografica in questione. Il pubblico potrà partecipare alla narrazione poiché le sue reazioni saranno automaticamente registrate da un sistema che di conseguenza suggerirà al narratore i contenuti da mostrare per continuare il racconto. La performance unirà così i modi multilineari della narrazione videoludica con la relazione in tempo reale tra scena e pubblico. A ogni avanzamento della storia, il narratore potrà contare sul supporto del sistema computazionale per assumere i comportamenti del pubblico e avrà accesso a una serie di contenuti (audio e video) con i quali costruire all’istante una fotografia dinamica del Queer Cinema e, quindi, della performance stessa.

UN PROGETTO INNOVATIVO

La scrittura e la produzione dello spettacolo avranno una natura fortemente cross disciplinare non solo perché la performance utilizzerà media diversi (scena, schermo, suono, ecc.) ma anche perché la sua concezione e la produzione coinvolgeranno competenze specifiche differenti e integrate: ad esempio la realizzazione della drammaturgia dello spettacolo elaborata dal team artistico sarà condotta in relazione al modello di storytelling interattivo sviluppato del team informatico.

La performance finale utilizzerà protocolli di gestione dei contenuti ispirati al semantic web. In questo senso il progetto integra in sé forme di narrazione tecnologica, sociale o collaborativa, al fine di offrire contenuti che rendano possibile una trasformazione dinamica dei comportamenti del pubblico. Il sistema infatti permette di taggare ogni contenuto multimediale secondo un modello di emozioni e gestisce un metodo di analisi delle stesse che realizza una modalità innovativa di engagement del pubblico all’interno della performance artistica. Ciò sarà possibile grazie alla collaborazione con il CIRMA / Università degli Studi di Torino.

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