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Cultura

A Torino nasce la sartoria popolare per aiutare le donne più vulnerabili

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Il verbo “cucire” può essere inteso in molti modi: come un atto meccanico, certo, ma anche come un’azione creativa, capace di dar vita a qualcosa di nuovo, mettendo insieme elementi che prima erano separati tra loro.

Proprio con l’intento di “cucire”, nel senso più ampio del termine, è nato il progetto In-Tessere, una sartoria popolare nel cuore della Barriera Milano, uno dei quartieri più difficili della periferia torinese. L’iniziativa, promossa dal Gruppo Abele Onlus e protagonista di una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal Basso, coinvolge le donne più vulnerabili del quartiere, offrendo loro una possibilità di riscatto attraverso la formazione e il lavoro.

Il progetto, che è sostenuto anche dalla Città di Torino nell’ambito del Pon Metro 2014-2020 dalla Fondazione Enrico Eandi, prevede due fasi distinte; nella prima, verrà avviata una scuola di cucito gratuita, grazie alla collaborazione con esperti e sarti professionisti e le donne potranno anche partecipare a workshop di formazione sul tema dell’imprenditorialità femminile, in modo da riuscire a mettere in pratica più facilmente le conoscenze acquisite durante le lezioni. La seconda fase coinciderà invece con l’apertura della sartoria popolare, dove le donne protagoniste del progetto potranno effettivamente lavorare e dove gli altri abitanti del quartiere potranno recarsi per usufruire dei macchinari. In-Tessere, infatti, non vuole essere solo un luogo di lavoro, ma un punto di aggregazione per un quartiere a rischio, in cui si possono cucire vestiti e accessori e anche nuovi legami tra persone, traducendo in realtà concetti fondamentali quali accoglienza e condivisione.

Alla campagna, lanciata su Produzioni dal Basso poche settimane fa, manca davvero pochissimo per raggiungere l’obiettivo economico di 5.000 euro. Il crowdfunding permetterà di contribuire alla nascita della sartoria popolare (che attualmente è solo una piccola sala cucito dove si utilizzano materiali di riuso): i fondi raccolti, infatti, saranno destinati all’acquisto delle stoffe e delle macchine da cucire, ai compensi per gli insegnanti e all’adeguamento degli spazi. Chi sceglierà di effettuare una donazione a favore di In-Tessere, inoltre, riceverà ricompense speciali, come il corso di cucito base o il workshop di cucito corredato a una visita del Museo del Tessile di Chieri.

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