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Cronaca

Disavventura nella multiproprietà in Sardegna, la risposta della struttura alle accuse

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Riceviamo e pubblichiamo la risposta della direzione dello Sporting Hotel Tanca Manna alle accuse del signor Pietro Cassa, di cui vi abbiamo dato conto qualche giorno fa.

Quanto affermato dal signor Pietro Cassa è del tutto privo di fondamento. Non è vero ad esempio che la sua morosità corrisponde a circa 900 euro, ma la cifra è almeno da raddoppiare. Inoltre, il regolamento contrattuale, che ben conosce il signor Cassa per averlo accettato nell’atto notarile sottoscritto, prevede il divieto di utilizzo della suite in caso di mancato pagamento dei servizi. Peraltro, abbiamo ribadito per l’ennesima volta al signor Cassa che ogni problema amministrativo riguardante la multiproprietà non deve essere affrontato con la società di gestione ma con l’Amministrazione della Comunione, che è unico interlocutore dei multiproprietari. Proprio l’Amministrazione delle Comunioni ha cercato per mesi ogni soluzione: tutte respinte al mittente.

Questi i fatti: sabato 5 settembre, il signor Cassa insieme alla moglie è arrivato alla reception dello Sporting Hotel Tanca Manna, ad Arzachena, dove è multiproprietario di un appartamento, pretendendo di entrare nonostante la grave situazione debitoria. Al signor Cassa non sono state consegnate le chiavi e per tutta risposta ha minacciato il direttore della struttura con un bastone e affermato di essere pronto a denudarsi.

Non corrisponde al vero inoltre che il signor Cassa abbia alloggiato in un albergo la scorsa notte, bensì lo stesso ha deciso arbitrariamente di dormire insieme alla moglie su un divano nella hall della struttura. All’arrivo dei Carabinieri, per due volte il signor Cassa ha simulato crisi respiratorie respingendo le richieste di presentarsi in caserma: eppure ha affrontato insieme alla moglie un viaggio da Torino alla Sardegna. Ci sembra quantomeno curioso.

Evidentemente il signor Cassa (coerentemente al suo cognome) ha ritenuto che pagare gli oneri condominiali relativi alla propria parte di proprietà, fosse cosa rimandabile comodamente alla giustizia civile italiana. Insomma, una soluzione migliore di un esborso immediato e puntuale come quello che fanno gli altri multiproprietari per andare in vacanza. L’atteggiamento poco premuroso verso i coinquilini è visibile anche dal mancato uso della mascherina nella hall ben regolamentato all’ingresso.

Foto di karico CC BY-SA 3.0 Unported

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