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Piemonte

Arriva in Piemonte l’Azienda Zero, istituzione a sostegno della sanità sul modello veneto

Vincenzo Spinello

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Una rivoluzione per l’assistenza sanitaria piemontese, quella descritta nell’informativa dell’assessore alla Sanità Luigi Icardi svolta in Quarta Commissione, presieduta da Alessandro Stecco. Icardi l’ha definita “una pietra miliare per l’assistenza e la medicina del territorio” e tra le altre cose, prevede anche l’istituzione di una Azienda Zero che coordini le attività di Asl e Aso.

Il provvedimento, che a breve verrà discusso in Commissione e in Aula, “si serve degli strumenti messi a disposizione nell’ambito dell’Accordo collettivo nazionale dei medici di medicina generale per sviluppare forme associative e fornire risposte più adeguate sul territorio”.

In linea con le raccomandazioni dell’Ocse, ha proseguito Icardi, s’intende creare una rete di assistenza territoriale realmente integrata con gli ospedali per ridurre la disparità di accesso alle cure, favorire la sostenibilità del sistema e migliorare la qualità delle cure attraverso nuovi modelli organizzativi e il potenziamento e la valutazione del capitale umano”. Per realizzare tale riforma la Regione investirà 10 milioni di euro l’anno.

Tra le principali novità, illustrate da Icardi con il coordinatore del Gruppo di lavoro per il miglioramento dell’organizzazione sanitaria in Piemonte Ferruccio Fazio e il direttore generale della Sanità Fabio Aimar, “nuovi sistemi di monitoraggio sul funzionamento degli strumenti che vengono messi in campo per la presa in carico della cronicità per evitare per quanto possibile che si trasformi in acuzie e migliore accessibilità alle prestazioni attraverso la medicina di rete soprattutto nelle aree più disagiate attraverso l’istituzione di una Azienda Zero che sul modello di quella attivata in Veneto, sia sovraordinata rispetto ad Asl e Aso e coordini gli interventi”.

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