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Cronaca

Infermiere rianima un ciclista con mezzi di fortuna, il plauso dell’Ordine delle Professioni infermieristiche di Torino

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Stava andando con la moglie a prendere i figli a scuola quando si è imbattuto nel ciclista, accasciato a terra, tra Collegno e Torino. Lo ha subito soccorso, in borghese e a mani nude, praticandogli un massaggio cardiaco. Poi si è messo in contatto con la centrale operativa del 118 per richiedere un intervento e fornire indicazioni precise e puntuali sulle condizioni del paziente. Nel frattempo sono intervenuti a dargli una mano un farmacista, che gli ha fornito un pallone per la respirazione e una bombola di ossigeno, e due passanti, tra cui un volontario dell’Anpas locale. In attesa dell’arrivo dell’ambulanza, che ha poi trasportato d’urgenza il paziente in ospedale.

«Sono intervenuto – spiega l’infermiere – con i mezzi che avevo a disposizione. A mani nude. Avrei voluto avere con me gli strumenti che uso solitamente. Monitor, farmaci e tutto il necessario. Purtroppo non c’era neppure un defibrillatore nelle vicinanze: sarebbe stato utile averlo nei paraggi. L’invito che faccio alle amministrazioni locali è di avere questa apparecchiatura nelle zone strategiche».

«Gesti come questo – dice Massimiliano Sciretti, presidente di OPI Torino – fanno capire quanto la figura dell’infermiere sia importante nella nostra società. Nella vita di tutti i giorni. Pronto a soccorrere chi è in difficoltà, in ogni occasione. Anche senza camice, lontano da corsie di ospedali. In aiuto di
qualsiasi malato».

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