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Nuova strumentazione per il laboratorio di microbiologia e virologia di Città della Salute e della Scienza di Torino grazie al contributo di Fondazione Ricerca Molinette

Vincenzo Spinello

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È stata inaugurata la nuova strumentazione d’avanguardia del Laboratorio di Microbiologia e Virologia di Città della Salute e della Scienza, acquistata grazie ai fondi devoluti della Fondazione Ricerca Molinette (FRM) per l’emergenza Covid-19.

il Prof. Massimo Segre, Presidente della Fondazione sottolinea come “Il nostro obiettivo, in questi anni altamente sfidanti per la medicina internazionale, è stato quello di agire per contenere gli effetti della pandemia, ma anche e soprattutto di lavorare per evitare che in futuro situazioni così drammatiche possano coglierci impreparati.
Nella stessa prospettiva è nato anche il nostro primo Bando per il finanziamento di un progetto d’eccellenza sulle patologie legate all’invecchiamento, i cui risultati saranno pubblicati a giorni. Queste malattie impongono costi elevati in termini di benessere e qualità della vita e creano grande pressione sui sistemi sanitari: per questo è importante agire preventivamente, finanziando la ricerca di base”.

Il progetto di potenziamento del nuovo laboratorio, infatti, è stato realizzato nei mesi della pandemia seguendo due diverse linee di intervento: da un lato c’era l’obiettivo del potenziamento tecnologico e logistico per la gestione della pandemia da SARS-CoV-2 in termini di attività diagnostica e di ricerca clinica, mentre dall’altro c’era la volontà di costruire una migliore preparazione nei confronti di situazioni emergenziali a potenziale pandemico in ambito microbiologico.
Per quanto riguarda la gestione dell’emergenza Covid, l’acquisizione di congelatori e frigoriferi ha ad esempio consentito lo stoccaggio di numerosissimi campioni da utilizzare per studi sulle caratteristiche genetiche e biologiche del virus. Le attività di diagnostica e di ricerca hanno consentito di condurre studi di prevalenza dell’infezione nelle prime ondate epidemiche, studi di sensibilità e specificità dei test diagnostici e innovativi studi di valutazione della risposta immunitaria post-vaccinale.

Per quanto riguarda la seconda area di intervento, invece, il laboratorio è pensato per essere il cuore di una serie di studi fondamentali, in particolare quelli sui microrganismi multiresistenti agli antibiotici. “Un problema che è emerso in tutto il suo potenziale in occasione delle ondate di COVID-19”, spiega la professoressa Rossana Cavallo, Direttrice del Laboratorio, “è quello relativo ai dati di sorveglianza locali e nazionali. Questi ultimi, infatti, evidenziano un’elevata diffusione di questi microrganismi in Italia, di fronte alla quale dobbiamo costruire una sorveglianza epidemiologica adeguata. L’attività di sorveglianza e di sviluppo clinico di metodi per l’individuazione di microrganismi multiresistenti è quindi fondamentale per la preparedness nei confronti degli eventuali prossimi rischi pandemici”.

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