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Cronaca

Privato della pensione, picchiato da moglie e figlia era costretto a chiedere l’elemosina

In due anni l’uomo è finito 13 volte al pronto soccorso di Vercelli

Sergio Lanzillotta

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Nel migliore dei casi veniva spedito a dormire in cantina. Spesso però, dopo le percosse ricevute a mani nude, con attrezzi da lavoro o utensili da cucina, era costretto a dormire fuori. Anche d’inverno quando la temperatura toccava i tre gradi.

Vittima delle vessazioni è un 69enne di Vercelli che in due anni è finito per ben 13 volte in pronto soccorso.

Dopo anni di angherie ieri le due donne sono finite alla sbarra: la denuncia è scattata durante l’ennesima lite, stavolta avvenuta in pubblico. Nell’occasione alcuni passanti, che hanno visto la donna colpire in testa il marito con una spranga di ferro, hanno dato l’allarme.

L’uomo, che adesso non vive più a Vercelli, ha raccontato che negli anni era stato privato della pensione tanto da chiedere, in alcuni casi, l’elemosina per potere andare avanti. Non solo: moglie e figlia gli avevano sottratto anche le medicine di cui aveva bisogno.

“In qualche occasione le forze dell’ordine mi hanno notato – riporta la Stampa –  mi hanno chiesto se andava tutto bene e mi hanno consigliato di andare a casa. Io dicevo di sì, mi alzavo e mi mettevo a camminare fingendo di tornare a casa. Ma non potevo”.

 

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