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Ambiente

Che fine ha fatto la bonifica dell’area ThyssenKrupp a Torino?

Da 16 anni attendiamo che il Sindaco e il Consiglio comunale di Torino facciano valere il principio “chi inquina paga” sancito dalla legislazione europea

Gabriele Farina

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TORINO – Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta scritta dal Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua – Comitato Acqua Pubblica Torino a proposito della bonifica dell’area ThyssenKrupp ora AST-Arvedi, in zona Lucento a Torino.

Da 16 anni attendiamo che il Sindaco e il Consiglio comunale di Torino facciano valere il principio “chi inquina paga” sancito dalla legislazione europea e diano attuazione all’art. 193, 3) del nostro Codice dell’Ambiente: “Il Sindaco dispone con ordinanza le operazioni di bonifica e di ripristino dello stato dei luoghi e il termine entro cui provvedere, decorso il quale procede all’esecuzione in danno dei soggetti obbligati ed al recupero delle somme anticipate”.

A 16 anni dalla tragedia della Thyssen, quel sito industriale è ancora abbandonato al degrado. Gli accertamenti compiuti dal 2009 al 2018 dall’ARPA e dall’ASL hanno confermato l’inquinamento da idrocarburi del suolo e da cromo esavalente – tossico e cancerogeno – della falda idrica in misura 4 volte superiore ai limiti di legge.

Gli accordi del 2021 tra Comune di Torino e AST (ex ThyssenKrupp) prevedevano un piano di Messa in Sicurezza Operativa (MISO) riguardante l’inquinamento del terreno da idrocarburi e un Piano di Messa in Sicurezza di Emergenza “sic!” (MISE) del quale AST ha poi richiesto una proroga al giugno 2023, che è stata concessa senza indicare se le azioni finora realizzate siano state efficaci!

Qualcuno ha verificato se e quanto sia diminuita dal 2009 la concentrazione di 20 microgrammi/litro in falda, rispetto il limite di legge di 5 mcg/l.?

Con la Mozione n. 25 del 22 maggio 2023 il Consiglio comunale si è finalmente occupato del problema ed ha impegnato il Sindaco ad intervenire verso i responsabili dell’inquinamento e

– ad aggiornare periodicamente la Commissione Ambiente del Consiglio Comunale e i Consigli della Circoscrizione 4 e della Circoscrizione 5 circa l’avanzamento del progetto di bonifica e successivamente circa la realizzazione dello stesso;

– a valutare l’avvio di un processo partecipativo, con il coinvolgimento delle Circoscrizioni, al fine di definire la migliore destinazione d’utilizzo dell’area o di sua porzione, privilegiandone la rinaturalizzazione al fine di contrastare il cambiamento climatico e migliorare la qualità dell’aria ed evitando che la stessa sia utilizzata per attività pericolose quali la produzione di idrogeno.

Allora l’assessora responsabile C. Foglietta si era dichiarata totalmente d’accordo ma a distanza di oltre 5 mesi nessuno di questi due impegni è stato attuato. Confidiamo in una risposta.

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