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Cronaca

Sottrae ai fedeli con problemi psichiatrici 300 mila euro, ex parroco di Pinerolo a processo

Bianciotto sarà giudicato solo per gli episodi di circonvenzione.

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PINEROLO – Sul conto personale di don Paolo Bianciotto, ora ex parroco di Pinerolo, erano stati trovati oltre 500 mila euro. Secondo gli investigatori sarebbe stati sottratti a un’anziana sola e una coppia , affetti da problemi psichiatrici, e anche alla sua parrocchia.

Come riportato da Torino Today, tra il 2018 e il 2020 il parroco avrebbe convinto la signora a disporre bonifici per 115mila euro a suo favore e un’altra a delegargli “la gestione dei rapporti finanziari intestati a lei e al figlio”, compresa una carta prepagata.

Una volta ottenuto il bancomat con le relative credenziali, poi, aveva prelevato somme per 28mila euro, mentre aveva alleggerito gli altri depositi di ulteriori 38mila euro tra prelievi al pos, in filiale o tramite bonifici. Aveva inoltre ottenuto il riscatto parziale di un’assicurazione sulla vita.

L’ex parroco rinviato a giudizio

Don Paolo Bianciotto sarebbe stato scoperto per le ingenti operazioni bancarie, finite nel radar della guardia di finanza. I soldi delle fedeli, e anche quelli della parrocchia e dell’associazione Nuova Scuola Mauriziana sarebbero stati usati per affari, tra cui la gestione di un albergo a Pragelato, insieme a un altro prete. L’inchiesta è stata coordinata dal sostituto Francesco Saverio Pelosi.

Ora Bianciotto, parroco di Pinerolo fino a febbraio 2023, quando è stato sospeso dalle funzioni, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di circonvenzione di incapace ai danni di tre anziani parrocchiani.

La decisione del giudice è arrivata nel corso dell’udienza preliminare di eri mattina. Bianciotto sarà giudicato solo per gli episodi di circonvenzione.

L’ex parroco non sarà invece perseguito per appropriazione indebita, reato perseguibile solo a querela di parte, poiché il vescovo di Pinerolo, Derio Olivero, ha deciso di non sporgere denuncia nei confronti dell’80enne. Limitandosi di fatto alla sola sospensione dalle funzioni di culto.

Il figlio della coppia danneggiata si è costituito parte civile nel processo ed è assistito dall’avvocata Anna Baldacci, mentre il parroco è difeso da Simone Chiappori.

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