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Cocktail serviti da robot: a Torino Makr Shakr inaugura Shaker (ma non è la prima volta)

Il bar nel cuore di Torino, in via Carlo Alberto, sarà inaugurato il 10 aprile

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TORINO – Era l’estate del 2017 quando il primo sistema completamente automatizzato di bartending al mondo, che permetteva di inventare e ordinare un numero quasi illimitato di combinazioni di cocktail poi shakerate da due bracci robotici, faceva il suo ingresso in città.

Piazza Vittorio si preparava a ospitare il primo bar robotico al mondo, inventato dalla star-up Makr Shakr, formato da due bracci meccanici e capace di mischiare fino a 40 ingredienti diversi, scelti da 250 bottiglie, con precisione al millilitro. Ma è stato un esperimento temporaneo.

Oggi, invece, Makr Shakr scommette a lungo termine sulla città inaugurando Shaker, il suo primo flagship bar nel cuore di Torino, in via Carlo Alberto, che sarà inaugurato il 10 aprile con un panel intitolato Tech & The City.

Un bar robotico che, però, non servirà solo drink, ma anche caffè, cappuccini, mocaccini. Non mancherà comunque una partnership che include sia Martini & Rossi che Lavazza. Così come prerogativa di questo tipo di bar è che insieme ai robot ci siano anche baristi in carne e ossa.

“È operativo h24, tutti i giorni senza pause e non si licenzia – spiega Emanuele Rossetti, ceo dell’azienda, nelle parole riportate dal Corriere della Sera  -. Ma all’interno del locale saranno sempre presenti almeno due baristi in carne e ossa. Questo perché puntiamo a una collaborazione uomo-macchina: la cura dei dettagli viene affidata alle persone. Innegabile, però, che il futuro si muove in questa direzione. Lo dicono le richieste che continuiamo a ricevere dai nostri clienti, che non si fermano a un solo bar robotico per una questione scenica. Ne acquistano altri, un trend che pian piano sta diventando sistema e che suggerisce come cambierà il settore del food and beverage”.

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