Seguici su

SocietàTorino

Nasce la Rete Torinese contro tutti i CPR intitolata a Moussa Balde

La Rete chiede inoltre al Prefetto la convocazione urgente del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione

Gabriele Farina

Pubblicato

il

TORINO – Oggi presso la sede della Circoscrizione 3 di Torino, Istituzioni, Sindacati ed Enti del terzo settore hanno dato vita alla Rete Torinese contro tutti i CPR per chiedere la chiusura dei Centri per il Rimpatrio e la non riapertura di quello di Torino, chiuso nel marzo del 2023 dopo il tragico suicidio di Moussa Balde, venuto in Italia, come molte e molti altri, per costruire un futuro migliore.

I CPR sono strutture di detenzione inumane anche secondo il Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura del Consiglio d’Europa e totalmente inadeguate alla gestione dei flussi migratori e rappresentano una intollerabile violazione dei principi di umanità, libertà e dignità delle persone migranti, contrari al diritto internazionale e alla nostra Costituzione.

La Rete, aperta ad altre realtà che si riconoscono in questi obiettivi, è promossa dalla Circoscrizione 3, Sindacati ed Enti del Terzo Settore. Per informare le cittadine e i cittadini degli obiettivi della Rete e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni materiali di vita delle persone migranti in queste strutture e più diffusamente nella città, promuove una prima iniziativa di approfondimento aperta a tutte e tutti per il giorno 23 gennaio 2025 e una manifestazione presso la struttura di Corso Brunelleschi per sabato 1 febbraio.

La Rete chiede inoltre al Prefetto la convocazione urgente del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione, inattivo da anni e già previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, con compiti di monitoraggio della presenza degli persone straniere e della capacità del territorio di assorbire i flussi migratori. Un luogo di partecipazione e confronto che dovrà finalmente affrontare tutte le emergenze che il territorio misura in termini di qualità dell’accoglienza, a partire dalla soluzione del già noto problema dei flussi e dei tempi di risposta degli uffici Immigrazione della Questura di Torino.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI

Iscriviti al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *