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Frodi nel trading: la Guardia di Finanza notifica 25 avvisi di chiusura indagini a Torino

Quattro società coinvolte, tra cui la Directa Sim, sotto esame per presunti reati di abusivismo bancario e corruzione

Alessia Serlenga

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TORINO – La Guardia di Finanza ha recentemente notificato 25 avvisi di chiusura indagini nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Torino, che riguarda presunti illeciti in ambito di trading e intermediazione bancaria. Tra gli indagati figurano quattro società, tra cui la Directa Sim, con sede a Torino, e altre realtà di Milano, Trento e Roma. La Directa Sim, quotata sul mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana e riconducibile al finanziere Massimo Segre, è al centro della vicenda, che ha catturato l’attenzione dei media anche per le controversie personali del suo fondatore.

Le indagini hanno portato alla luce un presunto meccanismo illecito di raccolta e redistribuzione di liquidità, in cui la Directa avrebbe gestito annualmente circa 300 milioni di euro per conto della sua clientela istituzionale, destinando fondi a istituti di credito in difficoltà. Questo sistema avrebbe comportato tassi di interesse superiori per i destinatari, in violazione delle normative vigenti. L’illecito si configura anche per la mancata registrazione di rischi di credito nei bilanci e per i rapporti con intermediari non autorizzati.

Le irregolarità sono emerse grazie a un’ispezione condotta dalla Banca d’Italia nel 2021 e alle informazioni raccolte dalla polizia giudiziaria, che hanno innescato l’indagine volta a prevenire pratiche di riciclaggio nel sistema finanziario. I reati ipotizzati includono abusivismo bancario, falso in bilancio e corruzione tra privati, segnando un capitolo significativo nell’ambito della vigilanza sui mercati finanziari italiani.

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