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Torino ricorda i deportati delle Carceri Nuove: il 5 maggio una Soglia d’Inciampo per oltre mille vittime dei Lager

In occasione dell’80° anniversario della liberazione di Mauthausen, un’opera d’arte urbana davanti al Museo Carcere “Le Nuove” onora la memoria collettiva dei deportati torinesi

Gabriele Farina

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TORINO – Torino si prepara a un importante momento di memoria e riflessione. Domenica 5 maggio, alle ore 13.00, davanti al Museo Carcere “Le Nuove” (corso Vittorio Emanuele II, 127), sarà posizionato uno stencil commemorativo che riproduce una Soglia d’Inciampo, opera dell’artista tedesco Gunter Demnig, noto per aver ideato le celebri Pietre d’Inciampo.

L’iniziativa, organizzata dal Museo Diffuso della Resistenza, da ANED – Associazione Nazionale Ex Deportati (Sezione Ferruccio Maruffi) e dalla Comunità Ebraica di Torino, intende ricordare oltre mille uomini e donne – tra cui partigiani, antifascisti ed ebrei – che furono imprigionati tra il 1943 e il 1945 alle Carceri Nuove di Torino e successivamente deportati nei campi di concentramento e sterminio nazisti.

A differenza delle singole Pietre d’Inciampo, che commemorano specifiche vittime attraverso piccoli blocchi inseriti nel selciato cittadino, la Soglia d’Inciampo ha una valenza più ampia e collettiva. È un segno urbano che, anziché ricordare un solo nome, evoca una vicenda condivisa, una storia di gruppo che diventa simbolo della tragedia collettiva vissuta da una città, da un popolo e da un’intera epoca storica.

La posa dello stencil è pensata come un gesto anticipatorio, in vista della futura collocazione di una Pietra d’Inciampo ufficiale, prevista per il 2026, sempre presso l’ingresso dell’ex carcere.

L’iniziativa è aperta a tutta la cittadinanza e rappresenta un’occasione significativa per riflettere sul passato, riaffermando l’importanza della memoria storica nella costruzione di una società consapevole e democratica.

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