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Nasce a Torino il primo smart building gestito da un’IA: Lucy apre la strada all’ospitalità del futuro

Lucy sarà in grado di regolare il riscaldamento e l’illuminazione in modo ecologico, potrà fornire informazioni sulla città, aiutare nella prenotazione di ristoranti, eventi, musei, oppure chiamare un taxi

Gabriele Farina

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TORINO – Nel cuore del quartiere Lingotto, una delle zone più dinamiche e internazionali di Torino, sta per prendere vita un progetto che promette di rivoluzionare il mercato immobiliare e l’accoglienza turistica in città: si tratta del primo smart building interamente gestito da un’intelligenza artificiale, realizzato dalla start-up innovativa torinese DUE IG.

Il fabbricato appena acquisito da DUE IG ospiterà dodici appartamenti – bilocali e trilocali – progettati con tecnologie green e smart, tutti interconnessi con un sistema centralizzato e autonomo. A gestirli sarà Lucy, un algoritmo dotato di intelligenza artificiale, pensato per ottimizzare ogni aspetto della locazione turistica: dalla prenotazione al check-in, dalla manutenzione alla regolazione dei consumi energetici, fino al supporto linguistico per i visitatori stranieri.

Nata a Torino nel dicembre 2024, DUE IG ha affidato lo sviluppo tecnico del progetto al Politecnico di Torino, confermando ancora una volta il ruolo di eccellenza dell’ateneo nello studio delle tecnologie emergenti. L’intuizione imprenditoriale è firmata da Gianluca Lissone, che con questo progetto ha individuato e occupato un’area di mercato ancora inesplorata in Italia: quella della gestione immobiliare per affitti brevi completamente automatizzata e personalizzata.

Cosa fa Lucy

Oltre a rendere più efficiente l’organizzazione degli affitti, Lucy promette un’esperienza inedita per chi soggiorna negli appartamenti: grazie a sensori e sistemi predittivi, l’IA sarà in grado di regolare il riscaldamento e l’illuminazione in modo ecologico, in base alla presenza dell’ospite o alle condizioni climatiche. Inoltre, potrà fornire informazioni sulla città, aiutare nella prenotazione di ristoranti, eventi, musei, oppure chiamare un taxi – tutto tramite interazione vocale o app.

La scelta del Lingotto come sede del primo smart building non è casuale. La zona, infatti, è perfettamente collegata al resto della città con la metropolitana, ospita strutture fieristiche, centri commerciali, aree per eventi, oltre a essere vicina a stadio, ospedali e al nodo della tangenziale. Una posizione strategica, ideale per attrarre sia turisti che viaggiatori d’affari, ma anche chi si trova in città per motivi sanitari.

Il risultato è un modello di ospitalità “chiavi in mano”, capace di unire comfort, autonomia e sostenibilità a un costo competitivo, con un unico interlocutore. Una novità concreta per Torino, che si propone così come laboratorio urbano d’avanguardia nel campo della smart hospitality.

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