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Salone del Libro, l’ex Presidente del Senato Pietro Grasso allo stand del Sistema Bibliotecario Valsusa per parlare di legalità

Da bambino sognava di diventare magistrato, oggi sogna di far brillare una scintilla nelle coscienze dei più giovani, affinché si impegnino a costruire un futuro migliore

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TORINOPietro Grasso, ex Presidente del Senato e oggi fondatore di “Scintille di futuro”, ha dedicato tutta la sua vita al raggiungimento di un obiettivo: trasmettere alle nuove generazioni l’importante lezione di coraggio e volontà di giustizia di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e di tutte le vittime di mafia.

Da bambino sognava di diventare magistrato, oggi sogna di far brillare una scintilla nelle coscienze dei più giovani, affinché si impegnino a costruire un futuro migliore.

Grazie alla collaborazione con “La casa degli autori” di Demea, il Sistema Bibliotecario Valsusa ha proposto, nella serata di venerdì 16 maggio, un incontro con Pietro Grasso al Salone del Libro di Torino. L’autore, dialogando con la direttrice del Sistema Bibliotecario Simona Cicolani, ha ripercorso alcune tra quelle che sono state le tappe più importanti della sua vita, dall’inizio della carriera come magistrato nel 1969 al ruolo di procuratore nazionale antimafia fino al dicembre 2012 e, ancora dopo, con la nomina a Presidente del Senato nella precedente legislatura.

Uno dei momenti più emozionanti è stato quello in cui ha spiegato il significato del nome “Scintille di futuro”, una storia legata a doppio filo con la vita di Giovanni Falcone che, qualche giorno prima della strage di Capaci, aveva deciso di smettere di fumare e, per questo, aveva chiesto a Pietro Grasso di custodire il suo accendino. Un oggetto piccolo che, con il tempo, è rimasto simbolo di un’amicizia spezzata dalla mafia: l’accendino di Giovanni Falcone è diventato così un simbolo di ricordo e impegno, ha ispirato la nascita della fondazione guidata oggi da Pietro Grasso e rappresenta, letteralmente, la fiammella che può e deve trasmettere luce e che renderà possibile passare il testimone della memoria e della responsabilità.

Aver acceso l’accendino di Falcone davanti a noi è stata un’emozione grandissima che ci ha fatto riflettere sul coraggio di chi intraprende la strada della magistratura e sul coraggio che, in prima persona, ha avuto Pietro Grasso da magistrato – ha dichiarato l’assessora al Sistema Bibliotecario Valsusa Elisabetta Serra – Il suo messaggio per i giovani parte da quell’accendino”.

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