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La Juventus ha inaugurato a pochi passi dal suo stadio un memoriale per la strage dell’Heysel, dove morirono 39 tifosi

Si chiama “Verso Altrove” e si trova in Strada della Continassa, nelle vicinanze dell’Allianz Stadium

Sandro Marotta

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TORINO – La Juventus ha inaugurato oggi un memoriale dedicato alla “strage dell’Heysel“, avvenuta nel 1985 nello stadio Heysel a Bruxelles. La struttura si chiama “Verso Altrove – In memory of the victims of Heysel”, è stata costruita in Strada della Continassa, nelle vicinanze dell’Allianz Stadium e dello Juventus Training Center, a progettarla è stato Luca Vitone, un famoso artista, scultore e docente.

In breve, strage avvenne il 29 maggio 1985 poco prima della finale della Coppa dei Campioni tra Liverpool e Juve. Fu causata da alcuni disordini tra i tifosi presenti sugli spalti, in particolare perchè gli hooligans, cioè gli ultras, cominciarono ad invadere il settore Z dello stadio, ma così facendo costrinsero alla fuga decine di persone, che si accalcarono contro un muro che poi crollò.

La Juventus spiega così il senso della struttura:

Ricordare senza lasciarsi sopraffare dal dolore, trasformando il lutto in speranza e futuro: questo è il cuore della nuova realizzazione, che prende forma in un’area di circa duemila metri quadri. Un manto erboso accoglie maestosi esemplari adulti di Ginkgo Biloba, una pianta che sintetizza nella sua linfa passato e futuro, un simbolo di resilienza e longevità. Tra gli alberi è presente una rampa a forma di spirale centrifuga, che accompagna il visitatore in un percorso ascendente lungo 66 metri, avvolto da due balaustre in legno che si innalzano fino a raggiungere un’altezza complessiva dell’opera di oltre 5 metri: una struttura leggera, architettonicamente semplice e totalmente accessibile, posata su dei pilastri a base circolare. Un percorso illuminato a led da un lato accompagna il visitatore verso la sommità dell’installazione e dall’altro rende visibile la stessa anche dall’alto, come un segno distinguibile, tracciato nel tessuto urbano della città, anche nell’oscurità. Al termine della salita un cannocchiale dalle lenti invertite offre una prospettiva insolita: anziché avvicinare, allontana lo sguardo, invitando a guardare oltre, verso l’orizzonte, al di là del visibile,

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