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Tari più cara, ma niente aumenti: polemiche e chiarimenti a Nichelino e Beinasco
Cittadini infuriati

NICHELINO – Bollette della Tari più salate del previsto stanno facendo discutere numerosi cittadini di Beinasco e Nichelino, dove in questi giorni sono arrivate richieste di pagamento che, seppur formalmente in linea con il Piano Economico Finanziario del Covar, hanno colto molti di sorpresa. A scatenare il malcontento non è un effettivo aumento delle tasse (assicurano le amministrazioni) ma un acconto più alto basato sui costi stimati del 2024.
A Beinasco, il consiglio comunale ha approvato martedì 27 maggio il nuovo Piano Economico Finanziario senza modificare le tariffe, ma il sindaco Daniel Cannati ha dovuto intervenire pubblicamente per chiarire: “Le bollette ricevute in questi giorni sono un acconto calcolato su costi maggiorati dal caro carburante dello scorso anno. Nel 2026 arriverà il conguaglio a favore dei cittadini, automaticamente applicato”.
A complicare le cose, alcune bollette sono giunte già scadute. Anche qui il primo cittadino ha rassicurato: “Nessuna mora sarà applicata, si tratta solo di un ritardo nella spedizione. Stiamo lavorando con Covar per evitare che accada di nuovo”.
A Nichelino, dove recentemente è cambiato il sistema di raccolta della plastica, il sindaco Giampiero Tolardo ha spiegato in un video su Facebook che l’aumento non è legato alla riorganizzazione del servizio: “Le tariffe non sono aumentate per decisione del Comune, ma per effetto dell’adeguamento ISTAT e dei costi nazionali. La nuova raccolta non c’entra”.
Tolardo ha poi lanciato un appello ai cittadini: “I cambiamenti funzionano solo se tutti fanno la loro parte. Non possiamo permettere che a decidere siano i furbi che non rispettano le regole. Chi sbaglia sarà sanzionato”.
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