CronacaTorino
Scambio di Salme a Torino: Vladimir cremato per errore, la famiglia non ha potuto dirgli addio
Errore gravissimo all’obitorio di Torino: Vladimir, padre moldavo, cremato per sbaglio. La famiglia denuncia: «Nessuno ha potuto salutarlo».

TORINO – Riceviamo la mail di una lettrice, che ci racconta una storia di uno scambio di salme che ha devastato una famiglia intera.
Qui sotto la storia:
Buongiorno,
mi chiamo Evelina, ho 19 anni e vivo a Torino. Vi scrivo a nome della nostra famiglia per chiedere il vostro aiuto nel dare visibilità a una vicenda tragica che ci ha colpiti profondamente e che, a oggi, non ha ancora trovato giustizia.
Mio zio, Vladimir, era cittadino moldavo e residente in Italia da oltre dieci anni. Viveva a Torino. Domenica 19 novembre 2023, dopo essersi ritirato per riposare nel primo pomeriggio, è deceduto nel sonno. Nessuno si è accorto immediatamente del decesso: solo verso le 19:00, alcuni amici e coinquilini hanno scoperto che il suo cuore si era fermato. Apparentemente dormiva serenamente.
Quella sera stessa, il corpo è stato trasportato all’obitorio di Via Bertani per l’autopsia.
La notizia della sua morte ci è arrivata solo il giorno seguente, lunedì 20 novembre. Poiché Vladimir non aveva con sé documenti e i suoi figli non vivevano in Italia, è stata mia madre, Mariana – sua nipote di primo grado – ad essere contattata per il riconoscimento. Martedì 21 novembre, accompagnata da due amici di Vladimir, è andata in obitorio per identificare il corpo.
Il funerale era previsto in Moldavia, suo Paese d’origine, dove parenti e figli si stavano già riunendo. Mariana è tornata in obitorio il giorno seguente, mercoledì 22 novembre, per portare gli abiti necessari al trasferimento della salma.
La data fissata per il rimpatrio era martedì 28 novembre, giorno in cui ci saremmo riuniti per un ultimo saluto e una benedizione religiosa con il parroco moldavo qui a Torino.
Ma in quel momento è accaduto qualcosa di impensabile.
Mentre si trovava all’obitorio, Mariana è stata chiamata in disparte e informata da un legale che il corpo di Vladimir non era più lì. All’inizio pensava a un malinteso o a uno scherzo di cattivo gusto. Purtroppo, la realtà era molto più grave: a causa di un errore gravissimo da parte dei responsabili dell’obitorio, il corpo di mio zio era stato scambiato con quello di un altro uomo italiano.
Dopo ore di attesa e spiegazioni confuse, è emerso che il corpo di Vladimir era stato cremato per errore, poiché destinato alla cerimonia prevista per l’altro defunto. Non solo: le sue ceneri erano già state sparse dalla famiglia dell’uomo italiano, convinta che si trattasse del loro caro.
Nessuno della nostra famiglia ha potuto salutarlo.
Nessun figlio, sorella, fratello o parente ha potuto dirgli addio.
Non ha ricevuto la benedizione religiosa prevista dalla nostra tradizione.
È stato privato della dignità di un ultimo saluto.
E noi, della possibilità di fare lutto in modo umano.
Da allora lottiamo.
Con l’assistenza legale dell’avvocato Alessio Michele Soldano, stiamo cercando giustizia da quasi due anni, senza alcun risultato concreto. Solo dolore, frustrazione e silenzio.
Per questo oggi vi chiediamo di aiutarci a rendere pubblica questa storia. Non solo per onorare la memoria di Vladimir, uomo, padre, fratello e marito, ma anche per sensibilizzare l’opinione pubblica su quanto accaduto. Perché errori di questa gravità non si ripetano mai più.
Vi chiediamo solo di ascoltarci e di darci voce.
Grazie di cuore per l’attenzione.
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