CronacaTorino
Torino, studente di ingegneria aggredito a calci e pugni: 45 giorni di prognosi, ma serviranno interventi chirurgici
Picchiato selvaggiamente in via Lima, ha riportato gravi ferite. L’esposto in procura accende i riflettori sul ruolo dei buttafuori

TORINO – Una serata di svago si è trasformata in un incubo per un giovane studente di ingegneria di 24 anni, selvaggiamente picchiato nella notte tra sabato 1° e domenica 2 giugno in via Lima, a Torino. Il ragazzo è stato aggredito da un gruppo numeroso di persone ed è finito all’ospedale Martini con una prognosi iniziale di 45 giorni, che potrebbe allungarsi ulteriormente: ha riportato lesioni a uno zigomo e a un polso che richiederanno interventi chirurgici.
La vittima ha presentato un esposto in procura e i legali chiedono che vengano acquisite le immagini delle telecamere presenti nella zona per risalire agli autori dell’aggressione.
L’aggressione
Secondo il racconto fornito nella denuncia, tutto sarebbe iniziato per motivi futili davanti alla discoteca Whitemoon, in corso Sebastopoli. Una discussione sarebbe degenerata rapidamente, coinvolgendo anche un secondo giovane, amico della vittima. Entrambi sarebbero stati allontanati dai buttafuori, che – secondo l’esposto – avrebbero agito con modalità discutibili, prendendosela con chi stava subendo l’aggressione anziché con gli aggressori stessi. Sul posto era intervenuta anche la polizia, che aveva identificato tutti i presenti, senza però procedere ad alcun fermo.
I due amici si erano così allontanati a piedi, ma circa un chilometro e mezzo dopo si sono accorti di essere seguiti dallo stesso gruppo di persone coinvolte nella rissa. Mentre uno dei due è riuscito a fuggire, il 24enne è stato raggiunto e colpito con una bottiglia in testa, quindi preso a calci e pugni con tale violenza da essere costretto a fingersi privo di sensi per sottrarsi al linciaggio.
La corsa in ospedale
È stato l’amico, scampato all’aggressione, a chiamare i soccorsi. La prima tappa è stata l’ospedale Mauriziano, ma qui gli addetti alla sicurezza avrebbero consigliato al giovane di allontanarsi perché nella sala d’attesa si trovava lo stesso gruppo che poco prima l’aveva aggredito. Solo successivamente è stato trasferito al Martini, dove ha ricevuto le prime cure.
Ora la vicenda è all’attenzione della procura. L’esposto presentato dai legali punta a far luce non solo sui responsabili materiali dell’aggressione, ma anche sul comportamento del personale della discoteca e sulle modalità con cui è stata gestita la situazione dalle forze dell’ordine intervenute.
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