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Il ritorno del treno Torino–Nizza: un sogno fattibile sulle rotaie delle Alpi
Un collegamento ferroviario diretto tra Piemonte e Costa Azzurra è tecnicamente fattibile e strategicamente vantaggioso. Serve solo la volontà di farlo partire.

TORINO – Un treno diretto tra Torino e Nizza, attraverso la Valle Roya e il Colle di Tenda, potrebbe sembrare un ricordo di altri tempi, ma ha oggi più basi concrete di quanto si possa pensare.
Questo progetto, che unisce la storica linea Cuneo–Ventimiglia con le nuove esigenze di mobilità sostenibile, rappresenta un’opportunità tanto per il turismo quanto per lo sviluppo locale.
La linea esiste già
L’infrastruttura c’è: è la linea ferroviaria Cuneo–Ventimiglia–Nizza, un tracciato storico che attraversa le Alpi marittime. Si tratta di una linea a binario unico, non completamente elettrificata, danneggiata nel 2020 dalla tempesta Alex e oggi riattivata, seppure con velocità limitate e profili di sagoma stretti. Ma è percorribile.
La tecnologia c’è
L’impiego di treni bimodali, già in uso sia in Italia (Hitachi “Blues”) sia in Francia (Alstom Régiolis), permette di superare i limiti strutturali della linea. L’uso di convogli a idrogeno, già operativi in Germania e Francia e in arrivo anche in Italia, aprirebbe a una mobilità completamente decarbonizzata. Resta necessaria la cooperazione tra RFI e SNCF, sia a livello tecnico che gestionale.
I vantaggi sono evidenti
Dal punto di vista turistico, il collegamento diretto tra mare e montagna, tra Torino e la Costa Azzurra, avrebbe un’attrattiva fortissima, soprattutto nei fine settimana e nei mesi estivi. Ma ci sono anche ricadute per la mobilità sostenibile (riduzione del traffico su gomma) e per lo sviluppo delle aree marginali, come Limone Piemonte, Tenda o Breil-sur-Roya.
Le criticità da affrontare
La percorrenza attuale è penalizzante (tra 5 e 7 ore con cambi), ma un diretto potrebbe scendere sotto le 5 ore. Servono però investimenti in materiale rotabile, piccoli adeguamenti infrastrutturali e soprattutto un’intesa binazionale tra gli operatori ferroviari. La domanda c’è, ma va consolidata.
Non sarebbe un caso isolato
Esperienze precedenti come il Thello Milano–Nizza, cancellato nel 2020 per il Covid, o modelli europei di successo (come il Bernina Express) dimostrano che anche tratte lente e panoramiche possono funzionare se ben raccontate, promosse e valorizzate come esperienze turistiche.
La proposta
Un servizio diretto Torino–Nizza stagionale o nei weekend, con 1–2 corse al giorno e fermate selezionate (Torino, Cuneo, Limone, Tenda, Breil, Mentone, Nizza), su convogli bimodali o a idrogeno. Il tempo di percorrenza ideale sarebbe di 4,15-4,45h.
La conclusione
Un treno diretto Torino–Nizza è tecnicamente possibile, ecologicamente virtuoso e strategicamente sensato. Non servono opere faraoniche, ma volontà politica, coordinamento operativo e un pizzico di coraggio. Il tracciato c’è. Le tecnologie anche. Il potenziale pure. Ora, basta farlo partire.
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