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CronacaCuneo

E’ Paolo Rovea, ex primario di radioterapia a Torino, l’alpinista morto in montagna cadendo sull’Argentera

Stava scalando il Monte Argentera con la figlia e un amico. In pensione da due anni, era ancora molto stimato nell’ambiente medico.

Gabriele Farina

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MONDOVI’ – Una tragica caduta in alta quota è costata la vita a Paolo Rovea, 66 anni, ex primario del reparto di radioterapia dell’ospedale San Giovanni Antica Sede di via Cavour a Torino. E’ lui la vittima dell’incidente è avvenuto nella mattinata di giovedì 3 luglio 2025, sul Monte Argentera, nel territorio comunale di Valdieri, in alta Valle Gesso.

Rovea, appassionato di alpinismo, era in escursione con la figlia e un amico. Secondo una prima ricostruzione, mentre si trovavano a circa 3.300 metri di altitudine, a poche centinaia di metri dalla vetta, l’uomo è precipitato per cause ancora da accertare. Il corpo è stato individuato e recuperato dall’elisoccorso e dai tecnici del Soccorso Alpino, a circa 300 metri sotto la cima.

I due compagni di scalata – la figlia e l’amico – sono stati trasportati in ospedale a Cuneo in stato di choc. Sull’accaduto indaga la Guardia di Finanza, presente con la propria squadra di soccorso alpino, per far luce sulla dinamica dell’incidente.

Paolo Rovea era conosciuto e stimato non solo nell’ambiente medico torinese, ma anche nella sua città, Mondovì, dove viveva da sempre. Laureato in Medicina all’Università di Torino, si era specializzato in oncologia e radioterapia oncologica, dedicando gran parte della sua carriera alla cura dei tumori e, nei casi più gravi, alla medicina palliativa.

In pensione da due anni, Rovea aveva continuato a insegnare in un master universitario legato alla sua specializzazione. La sua figura era apprezzata tanto per le competenze cliniche quanto per l’umanità con cui affrontava i casi più difficili.

Lascia la moglie e quattro figli. Alla famiglia, colpita da un lutto improvviso e doloroso, giungono in queste ore numerosi messaggi di cordoglio da colleghi, ex pazienti e cittadini che lo avevano conosciuto e stimato.

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