CronacaTorino
Torino, rissa e aggressione al Maria Vittoria: feriti sei operatori sanitari
Violenza al pronto soccorso dell’ospedale Maria Vittoria a Torino: 5 infermieri e un medico aggrediti durante una faida tra gruppi familiari. L’Asl annuncia misure urgenti per la sicurezza.

TORINO. Prima un pestaggio per strada ai danni di un ragazzo di 17 anni, poi l’investimento del padre del giovane e infine l’aggressione a sei operatori sanitari all’interno del pronto soccorso dell’ospedale Maria Vittoria. Una spirale di violenza che ha coinvolto anche chi stava cercando di prestare soccorso.
Durante le fasi concitate successive all’arrivo in ospedale di alcuni feriti appartenenti a due gruppi familiari rivali, cinque infermieri e un medico sono stati colpiti con schiaffi, spintoni e insulti, tanto da dover ricorrere a cure mediche. Le ferite riportate hanno costretto tutti e sei a lasciare il turno di lavoro, creando difficoltà nella gestione del pronto soccorso.
L’episodio è l’ennesimo in un contesto che, secondo quanto riferito dall’Asl Città di Torino, si sta ripetendo con frequenza allarmante. Il direttore generale dell’azienda sanitaria, Carlo Picco, si è recato personalmente al Maria Vittoria per incontrare il personale e annunciare misure immediate di rafforzamento della sicurezza.
«Questa situazione – spiega una nota ufficiale – è diventata insostenibile. Gli episodi di violenza e disordine che si verificano in presenza di gruppi familiari numerosi non possono più essere tollerati».
Tra gli interventi in fase di attuazione: l’installazione di nuove telecamere di videosorveglianza, la presenza rafforzata delle forze dell’ordine in collaborazione con la Prefettura di Torino, e un protocollo di accesso regolato nei casi a rischio.
Il responsabile del pronto soccorso, Fabio De Iaco, ha espresso solidarietà ai colleghi feriti e lanciato un appello: «Serve una presa di posizione chiara da parte delle istituzioni e della cittadinanza. Non possiamo accettare che gli operatori sanitari siano esposti a simili livelli di rischio mentre svolgono il loro lavoro».
L’Asl ribadisce che la tutela del personale sarà prioritaria: «Continueremo a lavorare in sinergia con tutte le forze competenti per garantire ambienti di cura sicuri e rispettosi per chi lavora e per i cittadini».
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