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Come prevenire che gli autisti imbocchino l’autostrada contromano

Gli episodi del 27 luglio sulla A4 e del 31 luglio sulla A32 rappresentano una campanella d’allarme per l’intero sistema della sicurezza stradale in Italia

Gabriele Farina

Pubblicato

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TORINO – I due tragici episodi che si sono verificati in meno di una settimana in Piemonte hanno risollevato la questione relativa a chi imbocca contromano l’autostrada, evento che evidentemente non è così impossibile come potrebbe sembrare. I quattro morti sull’A4 si sommano al decesso di ieri (e bisogna aggiungere 4 feriti) rendono la questione urgente e attuale.

Abbiamo provato ad ipotizzare alcune soluzioni per evitare che si ripeta il fenomeno di un autista che imbocca contromano l’autostrada.

Dieci strategie per prevenire gli ingressi contromano

I seguenti approcci, già oggetto di studio e sperimentazione, meritano di essere valutati e implementati su larga scala:

1. Sistemi tecnologici di rilevamento anti‑contromano

Telecamere intelligenti e radar capaci di riconoscere un veicolo in senso contrario, che attivano segnali luminosi, allarmi sonori e messaggi sui pannelli a messaggio variabile. Alcuni di questi sistemi sono installati su tratti “free‑flow”, ma restano inesistenti in molti caselli tradizionali

2. Barriere fisiche o dispositivi meccanici sui rami di ingresso

Soluzioni come semafori o barriere che impediscono l’accesso quando un veicolo non segue il flusso corretto possono aiutare soprattutto in presenza di caselli o incroci.

3. Segnaletica chiara e sistemi di orientamento visivo

Segnali ben visibili e specifici per i rami di entrata/uscita, una marcatura orizzontale più intuitiva e percorsi pedonali distinti possono ridurre l’errore di orientamento.

4. Campagne di comunicazione e formazione mirata

Educazione stradale rivolta soprattutto agli automobilisti più anziani, con focus sulle difficoltà di orientamento e sui rischi degli smartphone e dei navigatori assenti di vigilanza.

5. Visite mediche più rigorose per guidatori anziani

Controlli di idoneità funzionale alla guida (vista, riflessi, demenza leggera), soprattutto per i rinnovi delle patenti, con tetti di età o criteri di revisione più stringenti

6. Controlli sobri e anti‑droghe più capillari

Potenziamento dei controlli sulle sostanze stupefacenti e sull’alcol, specie in entrata sui tratti autostradali, anche tramite dispositivi mobili e droni.

7. Tecnologie d’auto assistenza avanzata (ADAS)

Sistemi di frenata automatica (AEB), accelerazione assistita o sterzate di emergenza che possono ridurre la gravità o addirittura evitare l’impatto in caso di errore imminente

8. Potenziamento delle reti di sorveglianza

Connessione in tempo reale tra videocamere, agenti, piani viabilità e centri di controllo autostradale per rilevare tempestivamente un veicolo in contromano.

9. Normativa aggiornata

Riforme del Codice della Strada con sanzioni più severe, misure preventive e obblighi tecnici per le concessionarie autostradali (per installazione anti‑contromano)

10. Feedback e monitoraggio continuo

Raccolta di dati, incidenti evitati, interventi attivati; monitoraggio nazionale coordinato che permetta di rimodulare soluzioni in tempo reale.

Conclusione

Gli episodi del 27 luglio sulla A4 e del 31 luglio sulla A32 rappresentano una campanella d’allarme per l’intero sistema della sicurezza stradale in Italia. Con strumenti tecnologici disponibili, una legislazione aggiornata, campagne educative mirate e un monitoraggio efficace, è possibile ridurre drasticamente il fenomeno della guida contromano. Serve un piano nazionale coordinato — con investimenti infrastrutturali, formazione, normative e controlli — affinché queste tragedie non si ripetano.

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8 Commenti

1 Commento

  1. renzo

    1 Agosto 2025 at 16:19

    che l’articolo è molto esplicativo..peccato che si scontri con una realtà fatta di risparmio sulla pelle degli automobilisti e non verrà mai applicata. Personalmente in alcuni casi ho trovato difficoltà a riconoscere la giusta direzione a causa della pessima e confusionaria segnaletica quindi carenze da parte di chi gestisce e controlla l’autostrada.
    Ebbene quindi si faccia presto quanto indicato.

    • Rey

      19 Agosto 2025 at 16:25

      Era solo questione di poco tempo che si colpevolizzassero gli anziani alla guida in toto per causa di alcuni fatti accidentali solo per caso avvenuti in un breve lasso di tempo ed a pochi soggetti e nello stesso percorso.
      Risiedo nelle vicinanze dell’autostrada incriminata, la percorro ogni tanto, (sempre meno a causa dei motivi che meziono più avanti)
      per necessità di tempo o per inserirmi nella tangenziale di Torino. È un’opera assolutamente inadatta al volume odierno di traffico, soprattutto pesante. Ha solo due corsie, demenziale per un’arteria che conduce in un altro paese, la Francia, e come tale sottodimensionata. Se si rimane nella corsia di destra si è incalzati da mezzi pesanti che ormai sono in grado di sviluppare velcitá da gran turismo, e pretendono di di farlo. Nella corsia veloce andature superiori ai 150 kmh sono la regola, controlli inesistenti. Sono un “anziano” con 50 anni di patente e pochissimi piccoli sinistri cittadini al mio passivo, tanto da avere il massimo punteggio assicurativo. Incidenti veramente gravi con vittime ne sono avvenuti e ne avverranno ancora, con “guidatori” molto più giovani ed auto procedenti nella stessa direzione
      Anche qui ci sono i fenomeni che invocano “controlli più stringenti” senza sapere quali. La proprietà ha il dovere di provvedere a scongiurare l’errore, che avviene in specialmente in corsie di raccordo dove uscite ed ingressi sono
      comuni nello stesso raccordo per poi separarsi molto avanti senza adeguate configurazioni stradali strutturate e non solo avvisaglie segnaletiche. Nei cantieri la situazione è enormemente peggiore. Gli
      esperti della domenica, ma anche e soprattutto la proprietà dovrebbero farsi qualche viaggetto in Germania, Svizzera o anche in Francia per imparare come si gestiscono gli impianti minimizzando le possibilità di errori che potrebbero occorrere anche in soggetti meno “datati”.
      Ma anche più sicuri di sè e potenzialmente pericolosi in modo equivalente.

  2. Ardmando

    1 Agosto 2025 at 17:38

    Imporre esami per il rinnovo della patente MOLTO più severi oltre i 65 anni, con esami medici specifici contro senilità e altre malattie dell’età avanzata. Solo una persona che non è in possesso delle facoltà mentali potrebbe imboccare contromano un’autostrada.

  3. Marco Stori

    2 Agosto 2025 at 17:08

    Penso che la segnaletica orizzontale potrebbe dare una mano (frecce ecc)

  4. Giancarlo

    2 Agosto 2025 at 17:42

    Si potrebbero mettere dei dissuasori a terra basculanti che impediscono l’ingresso in senso contrario.

    • C. Pow.

      17 Agosto 2025 at 13:54

      Penso lei si riferisca ai”tyre killers”, dispositivi di sicurezza stradale usati negli Stati Uniti e in altri paesi per bloccare i veicoli non autorizzati. Funzionano con punte d’acciaio azionate da molle, che fuoriescono dalla strada, forando gli pneumatici e immobilizzando il mezzo che procede contromano. Sono usati in aree sensibili come basi militari e ambasciate, ma anche in parcheggi, presso rivenditori di auto, ecc.

  5. Simone

    17 Agosto 2025 at 8:42

    Strano che qualche genio non abbia proposto di aumentare le sanzioni

  6. Glory

    19 Agosto 2025 at 8:10

    si potrebbe aggiungere alla lista,anche l’aiuto alle persone in difficoltà dando servizi accessibili facilmente,senza la classica burocrazia,non è facile fare accettare o riconoscere che a una certa età è meglio,farsi aiutare,ma ogni comune deve dare assistenza hai proprio cittadini anziani.

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