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La Lega torna alle sorgenti del Po sul Monviso: niente ampolla, ma buffet di polenta e genepy

ul Monviso la Lega organizza un incontro alle sorgenti del Po: niente rito dell’ampolla, ma tavole rotonde con Calderoli, Molinari e Bergesio su autonomia e montagna.

Luca Vercellin

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MONVISO – Parola d’ordine: autonomia differenziata. Ma anche sicurezza, pace e infrastrutture. La Lega torna oggi, venerdì 30 agosto, alle sorgenti del Po, sul Monviso, con un evento che richiama le origini del movimento ma con una veste nuova: niente ampolla e niente Matteo Salvini, che invece sarà presente a Pontida.

Il partito guidato in provincia di Cuneo dal senatore Giorgio Maria Bergesio risale il Monviso a trent’anni di distanza dai riti celtico-padani inventati da Umberto Bossi. Allora l’acqua raccolta alle sorgenti del fiume veniva portata a Venezia per essere versata nell’Adriatico, sulle note del Va pensiero. Oggi, invece, la giornata prevede tavole rotonde e dibattiti, sotto lo slogan: “Montagne da vivere”.

Alle 10 l’apertura con un confronto politico che vede tra i protagonisti il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari e lo stesso Bergesio.

«Siamo un partito nazionale che riconosce le proprie radici ma guarda avanti – spiega Bergesio –. Oggi le battaglie si fanno su infrastrutture e autonomia». Temi caldi: la fragilità dei collegamenti alpini e le opere bloccate per anni, dal tunnel del Tenda all’autostrada Asti-Cuneo, passando per la tangenziale di Mondovì.

Altro punto al centro del confronto è il Ddl Montagna, da 200 milioni di euro per sostenere i piccoli borghi alpini, già calendarizzato in Senato.

Ma soprattutto l’attenzione si concentra sull’autonomia differenziata, con l’attuazione della legge delega per i Lep(livelli essenziali di prestazione) e l’accordo in fase di definizione tra Veneto, Piemonte e Liguria sulle materie non Lep, da chiudere prima di Pontida. «Più poteri ai territori significano meno sprechi e più efficienza – sostiene Bergesio –. È questa la sfida dell’autonomia».

Infine, un momento conviviale: al posto del rito dell’ampolla, spazio a un buffet di polenta e genepy, simboli concreti e popolari delle terre alte.

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