CittadiniLavoroTorino
Automotive e intelligenza artificiale: Cerence lascia Torino e licenzia 54 lavoratori
Avviata la procedura di licenziamento collettivo per tutti i 54 lavoratori della sede

TORINO – Una notizia inaspettata quella che arriva da Torino: la Cerence, società statunitense con sedi in Belgio, Paesi Bassi, Germania e Italia, specializzata nello sviluppo di soluzioni di intelligenza artificiale conversazionale per il settore automotive, ha dichiarato ufficialmente la cessazione di tutte le proprie attività nella sede del capoluogo piemontese, in strada del Lionetto 6.
Avviata, quindi, la procedura di licenziamento collettivo per tutti i 54 lavoratori della sede.
La notizia della cessazione delle attività, dopo la conclusione di un piano di ristrutturazione aperto nel 2024, è giunta alle organizzazioni sindacali SLC CGIL E FISTEL CISL, lavoratrici e lavoratori in maniera del tutto improvvisa.
Poiché lo sviluppo dei sistemi legati all’intelligenza artificiale non è un settore in crisi, fanno sapere i sindacati, risulta evidente come la scelta della multinazionale di sacrificare le proprie professionalità in Italia sia legata all’incapacità di un Paese di rendere un territorio attrattivo per le nuove esperienze professionali e per il futuro.
Il Governo italiano – che si vanta di intrattenere stretti rapporti con gli USA – dovrebbe adoperarsi immediatamente per contrastare la scelta della multinazionale di abbandonare il nostro territorio, sacrificando intelligenze, professionalità ed occupazione, per concentrare le proprie attività nelle altre sedi del Nord Europa.
La progressiva dismissione del settore automotive nel territorio torinese comincia a segnare negativamente non solo l’indotto manifatturiero ma anche tutto ciò che potrebbe riguardare le nuove frontiere del settore, come ad esempio l’utilizzo di sistemi ‘intelligenti’ di interazione macchine/uomo. In una città che si candida ed essere attrattiva come polo strategico nazionale per l’intelligenza artificiale non è proprio un bel segnale.
Spiegano i segretari di Slc Cgil e Fistel Cisl Piemonte, Ivan Corvasce e Anna De Bella.
Nei prossimi giorni i sindacati chiederanno un incontro alle istituzione locali, Comune di Torino e Regione Piemonte, per trovare una soluzione positiva di questa vicenda. Nella giornata di ieri, dopo l’assemblea svolta con le lavoratrici ed i lavoratori della sede torinese, è stato proclamato un primo picchetto di 24 ore di sciopero a sostegno della vertenza.
SLC CGIL e FISTEL CISL regionali metteranno in campo tutte le iniziative sindacali per scongiurare i licenziamenti e per dare una prospettiva occupazionale alle lavoratrici ed ai lavoratori interessati.
Concludono Corvasce e De Bella.
Iscriviti al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese










manajemen
6 Settembre 2025 at 12:37
Perché una multinazionale come Cerence ha deciso di lasciare proprio Torino, nonostante l’AI e l’automotive siano settori in forte crescita?