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“Meloni come Kirk”, presunta scritta propal commentata dalla Presidente del Consiglio: motivo d’orgoglio

Il commento della Presidente del Consiglio in seguito alla comparsa della scritta minatoria alla stazione di Porta Susa a Torino

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TORINO – Una scritta comparsa alla stazione di Porta Susa, attribuita alla protesta pro-pal è stata commentata dal Presidente del Consiglio. “Meloni come Kirk” recita la scritta ed è intesa come minaccia. “Ma chi vive di odio e intimidazioni non sarà mai come Charlie Kirk, perché non conosce il valore del dialogo, del confronto e della democrazia. Essere accostata a lui è motivo di orgoglio: Kirk ha fatto della sua vita una battaglia per la libertà di pensiero” – scrive su X Giorgia Meloni.

“Chi scrive minacce sui muri resterà sempre prigioniero della violenza. Noi continueremo a camminare liberi, forti delle nostre idee” – conclude la Presidente del Consiglio.

“Inaccettabili i blocchi di Torino, i danneggiamenti e le minacce al premier Meloni, a cui va la mia piena solidarietà. Chiunque è libero di manifestare pacificamente il proprio pensiero ma questo non può mai travalicare il rispetto delle regole e della legalità” – ha commentato il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

Chi era Charlie Kirk

Charlie Kirk è stato un attivista politico statunitense. Il 10 settembre 2025, durante la tappa presso la Utah Valley University a Orem del suo ciclo di conferenze universitarie The American Comeback Tour, è stato colpito al collo da un colpo di arma da fuoco. Portato in condizioni critiche, Kirk è deceduto in ospedale poco dopo a causa delle gravi ferite riportate. Il 12 settembre 2025 la polizia ha arrestato il ventiduenne Tyler Robinson per l’omicidio di Kirk.

Al suo funerale hanno partecipato il presidente Donald Trump, Elon Musk e Steve Bannon oltre a 200.000 persone venute da molti Stati USA giunte allo State farm Stadium di Phoenix.

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