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I sindacati Usb e Fp-Cgil dei Vigili del Fuoco di Torino scrivono al proprio comando chiedendo il perché della rimozione delle bandiere palestinesi

“Gli interventi di rimozione di striscioni rientrino nell’ambito dell’ordine pubblico, visto che quegli oggetti non rappresentano un pericolo”

Sandro Marotta

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TORINO – I sindacati dei Vigili del Fuoco Usb e Fp-Cgil hanno inviato un comunicato al comandante provinciale dei Vigili del Fuoco chiedendo una spiegazione del perché siano incaricati di rimuovere le bandiere e gli striscioni di solidarietà al popolo palestinese in giro per le città del torinese.

“Ci risulta che gli interventi di rimozione di striscioni rientrino nell’ambito dell’ordine pubblico, visto che quegli oggetti non rappresentano un pericolo e non contengono scritte offensive per istituzioni o individui. Pertanto auspichiamo che non vengano più effettuate. Questi gesti ledono l’immagine dei vigili del fuoco, considerato il clima geopolitico che si è venuto ad instaurare – scrivono i sindacati -. Vengono sottratte risorse al già scarno e insufficiente dispositivo di soccorso del comando. La società civile manifesta liberamente il proprio dissenso di fronte agli orrori della guerra, come garantito dalla Costituzione”.

Era circolato molto in rete, a maggio, il video di un vigile del fuoco che aveva sventolato una bandiera palestinese prima di rimuoverla dal Emanuele Filiberto in piazza San Carlo, dove era stata messa durante un corteo.

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